La tragedia di Martina: una telefonata spalanca il baratro. "Me lo sentivo che finiva così"

Il PESCATORE che l'ha ritrovata: "SPERAVO FOSSE UN MANICHINO", poi IL RECUPERO DEL CORPO / IL MESSAGGIO DI MARTINA SU FACEBOOK: "QUESTO POSTO NON FA PER ME. GRAZIE" e LA FUGA RIPRESA DALLE TELECAMERE /"CHI L'ASPETTAVA DIETRO AL CANCELLO?"/ LE FOTO DELLA MAMMA disperata, ma ancora speranzosa durante le ricerche: "BATTUTI BOSCHI E DIRUPI", che continuavano ad andare A VUOTO (VIDEO)

Ritrovato il corpo di Martina

Ritrovato il corpo di Martina

Pisa, 19 novembre 2014 - «ME LO SENTIVO, me lo sentivo che finiva così, ma non volevo crederci», ripete Daniela, la mamma di Martina, parlando con i carabinieri accorsi a casa sua, lungo il Canale della Botte, a Fornacette. Da quella casa Martina era scomparsa dieci giorni fa, scavalcando il muro di recinzione e dileguandosi nel nulla. In quella casa è arrivata ieri mattina la telefonata degli investigatori. Quella che nessuno avrenne mai voluto fare, né ricevere. Era da poco passato mezzogiorno: «Abbiamo trovato un corpo in Arno, potrebbe essere quello di Martina».

SONO BASTATI pochi particolari per avere la conferma direttamente dai genitori: stesso piercing, stesso orecchino, stesso ciuffo di capelli colorato di verde. Sì, quel corpo ormai sfigurato, incagliato sotto una barca a Marina di Pisa, era proprio quello della loro figlia. Aveva appena 16 anni. E’ iniziata così la giornata più brutta. In cui l’ipotesi del suicidio è naturalmente quella seguita dalla procura e dai carabinieri. Ma niente verrà lasciato intentato. Anche per volontà della famiglia, che in questa storia vuole vederci chiaro. Oggi probabilmente l’autopsia sul corpo di Martina: l’impressione è comunque che ci vorrà del tempo per avere un quadro chiaro della cause e della modalità della morte. Per sciogliere qualciasi dubbio e diradare la nebbia che ancora avvolge il caso. Certo è che Fornacette e Calcinaia la speranza che Martina tornasse a casa sana e salva aumentava di giorno in giorni. Poi all’ora di pranzo ecco calare il buio. L’amica di famiglia, Nicoletta, che è stata un supporto importante in questi terribili nove giorni per Daniela e la famiglia Del Giacco, al telefono piange e chiede ancora di parlare di Martina descrivendola come realmente era «e non come è stata fatta passare da tante persone, anche sui social network». «Scrivete ancora che Martina era una ragazza dolce, sensibile, che amava scrivere e disegnare – dice ancora Nicoletta che anche ieri è rimasta accanto all’amica Daniela – Non frequentava posti strani, non era come in molti l’hanno descritta. Martina era una ragazza coraggiosa».

SCONCERTO e sbigottimento in Comune a Calcinaia tra gli amministratori e tra i dipendenti che nei giorni scorsi avevano anche raccolto soldi per pagare il pranzo alle decine di volontari che hanno cercato Martina. Alla famiglia amministratori e dipendenti esprimono le proprie condoglianze anche tramite La Nazione. Un ricordo commosso arriva anche da uno dei volontari che ha cercato per una settimana la ragazzina, Stefano Elia: «Speravamo in un epilogo diverso – dice – anche per i tanti giovani che sono venuti con noi a cercare Martina». Sì, è stata proprio una giornataccia.

David Bruschi e Gabriele Nuti