Non è in regola con le vaccinazioni. Bambina sospesa dall’asilo nido

La piccola frequentava il comunale di Ghezzano. Parla l’assessore

Vaccinazioni, vaccino: foto generica (Ansa)

Vaccinazioni, vaccino: foto generica (Ansa)

Pisa, 18 ottobre 2018 -  SOSPESA dal nido perché non in regola con le vaccinazioni. Un’attuazione senza remore della legge nazionale, presa alla lettera dall’asilo comunale «Mary Poppins» di Ghezzano, che ha impedito alla piccola l’accesso alla struttura già da lunedì. La notizia è stata confermata dall’assessorato competente, diretto da Maria Elena Bianchi Bandinelli che ha chiarito la vicenda.

Assessore ci spieghi bene…

«Si tratta di una sospensione dalla frequenza e non di un’espulsione della bambina. I genitori non hanno fornito alla scuola l’attestazione delle vaccinazioni effettuate tanto meno un’autocertificazione che dimostri l’inizio del percorso alla Asl entro il termine prestabilito, lo scorso 14 ottobre, quindi è stato emesso questo provvedimento come imposto dalla legislazione nazionale».

La scadenza è ormai spirata. La bimba come può tornare a scuola?

«Se i genitori portano almeno l’attestazione che comprovi l’inizio dell’iter vaccinale il reingresso è immediato. Ammetto che c’è stata molta confusione sull’argomento. La legge è intervenuta soltanto a luglio, quando già le iscrizioni erano state presentate. In più un precedente accordo tra Anci e Asl mitigava la previsione limitando l’onere per le famiglie».

Cosa intende?

«Tramite questa intesa i bambini potevano entrare direttamente a scuola anche senza attestazioni, e le maestre avrebbero comunicato alla Asl i nomi dei bimbi sprovvisti del documento. Sarebbe stato poi compito dell’azienda sanitaria informare le scuole sugli avvii dei percorsi di vaccinazione, ma il Garante della privacy ha bocciato tale possibilità perché si tratta di dati sensibili».

C’è il rischio che la stessa situazione possa succedere anche per le scuole dell’obbligo?

«Per le elementari e le medie il vincolo c’è, ma non si procede con una sospensione. Per la famiglia che non provvede è prevista una multa. I genitori hanno comunque tempo fino al 31 ottobre per presentare l’attestazione o l’autocertificazione o semplicemente l’appuntamento con la Asl per vaccinare il proprio bambino».

Michele Bulzomì