Torna a casa il papero Osvaldo, mascotte di Pisa. Lo aveva rapito una donna / VIDEO

Operazione delle Guardie Zoofile

Osvaldo, l'amico di Arno

Osvaldo, l'amico di Arno

Pisa, 4 settembre 2017 - Osvaldo è tornato a casa. Il papero-mascotte di Porta a Mare – caricato dentro un borsone, poi su un’auto e portato via a tutta velocità da una donna nella giornata di sabato - è stato recuperato dalle guardie ecozoofile e riaccompagnato, ieri pomeriggio intorno alle 17, tra i cortili lungo l’Arno in via San Giovanni al Gatano dove è di casa da oltre due anni. Una brutta avventura per lui, difficile da digerire, una gioia immensa per la piccola Giulia Ceccarelli che, ‘dopo un giorno di lacrime e disperazione’ come riferisce nonno Roberto, ha ritrovato finalmente il sorriso. A tradire la donna di origine rumena, residente in un appartamento di Cisanello, che lo aveva rapito, pare sia stata una domanda inconsueta, che ha per fortuna fatto insospettire la vicina di casa: «Come si cucina un papero?».

La signora – meravigliata - si è ricordata della notizia della scomparsa improvvisa del povero Osvaldo e ha subito inoltrato la segnalazione. Le guardie ecozoofile – organismo che lavora in convenzione con il Comune di Pisa - hanno fatto il resto, guardie che nelle prossime ore informeranno l’ufficio ambiente e tutela animali del Comune intorno ai dettagli del fatto. «Sarà poi l’istituzione a valutare se trasmettere la documentazione al magistrato di turno in modo da decidere il da farsi. Anche perché – affermano le guardie – qualsiasi animale vagante sul territorio è di proprietà del sindaco e la detenzione in appartamento è vietata».

«Osvaldo sta bene, ha mangiato...» conferma comunque Roberto Ceccarelli che ancora non si dà pace per non aver appuntato il numero di targa della macchina sulla quale aveva visto chiaramente salire la donna (la quale – all’arrivo delle guardie – avrebbe tra l’altro reagito con una sonora risata) che teneva il papero nascosto nella borsa.

«Era insieme a due ragazzini, è stato tutto così veloce...». Un rapimento in piena regola per Osvaldo che era - ed è - la star di questo breve tratto di lungarno. Un papero di condominio, amato e nutrito quotidianamente a turno dalle famiglie. Un ospite che, per quegli strani casi del destino, aveva già avuto la sua ribalta grazie al delfino Arno (la storia è raccontata nel libro Mds di Francesca Petrucci, regalato da La Nazione) che per mesi – prima di scomparire – ha vissuto a poche decine di metri proprio dal ponte dell’Impero. E dopo lo spavento, adesso, per il papero-mascotte del quartiere, potrebbe anche arrivare un bel regalo: «Un compagno. Vediamo se una femmina o un maschio» rivelano le guardie ecozoofile che hanno salvato Osvaldo.