Caso Ragusa, arrestato di nuovo il super testimone Gozi

Il giostraio era stato condannato a tre anni per il furto di un computer

Il super testimone Gozi a Quarto grado

Il super testimone Gozi a Quarto grado

Pisa, 23 agosto 2017 - Torna in cella Loris Gozi, come anticipato nell'edizione cartacea de La Nazione. Il supertestimone del caso Ragusa, finito in carcere nel dicembre 2015 per scontare una pena definitiva a tre anni di reclusione per il furto di un pc e ammesso ai servizi sociali nel giugno dello scorso anno, è stato nuovamente arrestato lunedì 21 agosto 2017 su disposizione del giudice di sorveglianza di Pisa, Rinaldo Merani, proprio per non aver ottemperato agli obblighi relativi all’affidamento in prova ai servizi sociali. Da tempo l’uomo che era stato impiegato come giostraio in un’azienda locale e come volontario non si presentava a lavoro, secondo i suoi difensori a causa di problemi medici per cui avrebbe presentato anche specifici certificati di uno specialista, ma per il giudice di sorveglianza in realtà non sussistono più gli elementi che ne hanno consentito l’ammissione a pene alternative al carcere.

Così Gozi lunedì è stato raggiunto nella sua abitazione dai carabinieri della stazione di San Giuliano che lo hanno condotto nella casa circondariale Don Bosco. Gozi, 38 anni, è da sempre il massimo accusatore di Antonio Logli, il marito dell’imprenditrice Roberta Ragusa scomparsa dalla sua abitazione nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012 condannato in primo grado a 20 anni anni di reclusione, dovrà quindi finire di scontare, dietro le sbarre, la pena di tre anni per un furto compiuto nel 2008.