"Indignati, umiliati e offesi". La rabbia dei genitori dell'asilo nido del Cep

In una lettera le madri e i padri dei bambini se la prendono con la Commissione che assolve assessora e dirigente

Marilù Chiofalo, assessore alle politiche socio-educative e scolastiche

Marilù Chiofalo, assessore alle politiche socio-educative e scolastiche

Pisa 1 ottobre 2016. La rabbia dei genitori dei bambini dell'asilo nido del Cep dopo la relazione della commissione consiliare. «Indignati, umiliati e offesi siamo noi, genitori dei bambini vessati dalle educatrici dipendenti del Comune di Pisa nel leggere e rileggere la relazione che la Prima Commissione controllo e garanzia ha redatto sui gravi fatti accaduti all’asilo nido del Cep». Lo scrivono in una lunga nota i genitori dei bambini dell’asilo nido dove nei mesi scorsi furono scoperti presunti maltrattamenti sui bambini costati l’arresto a una maestra e la denuncia per altre due.

«Secondo la relazione - affermano i genitori - ‘quanto accaduto è stato imponderabile, non prevedibile e circoscritto. Troviamo non solo riduttivo, ma anche estremamente irrispettoso liquidare con questi tre aggettivi ciò che è successo. Lo scorso 21 luglio il Gip ha riconosciuto il Comune responsabile civile, al pari delle tre indagate, dei fatti avvenuti, ma neanche questa importante decisione ha in alcun modo minato l’irriducibile sicurezza e l’incredibile tracotanza che fin dal principio ha caratterizzato l’atteggiamento dell’assessore alle attività educative Marilù Chiofalo e della dirigente dei servizi educativi. Laura Nassi con il sostegno del sindaco Filippeschi. Quando per fatti analoghi, in qualsiasi altro Paese europeo più civile e illuminato, un dirigente si sarebbe dimesso in silenzio e a capo chino».

Questa concludono, i genitori, «è l’Italia peggiore, quella dell’omertà, quella della colpa che è sempre di qualcun altro: quella relazione è il fulgido esempio di un Paese che non avanzerà mai, perché non si possono riparare gli errori se non si riconoscono come tali, perché assumersi la colpa di qualcosa (almeno una parte della colpa) è il punto giusto per ricominciare da capo e migliorare».