''Così si va poco lontano''

L'amarezza di mister Braglia dopo il ko di Piacenza: ''Squadra troppo lenta e prevedbile''

Piero Braglia

Piero Braglia

Pisa, 28 settembre - «Parliamoci chiaro: di questa partita c'è poco o nulla da salvare, dobbiamo rimboccarci le maniche e rimetterci subito a lavorare». Sorride amaro Piero Braglia dopo la prima sconfitta stagionale, rimediata sul campo del fanalino di coda Pro Piacenza. E non certo per i tre punti lasciati per strada, cosa che nell’arco di una stagione può sempre capitare, quanto per la prestazione. Che il tecnico maremmano fotografa con parole che decisamente eloquenti: «Cosa non è andato? La lista sarebbe parecchio lunga: siamo stati lenti, prevedibili e senza personalità negli ultimi trenta metri, con gli attaccanti costantemente dietro i difensori. Così si va poco lontano».

Occorre, «calarsi quanto prima nella mentalità di questa categoria, un campionato dove serve a poco essere “bellini“ se poi non si è capaci d’incidere perchè in questo torneo - prosegue Braglia - ci sono squadre, come il Piacenza, che lottano con il coltello fra i denti su ogni pallone». Ma soprattutto è necessario mettersi sulla stessa lunghezza d’onda della tifoseria: «Al di là della categoria, Pisa non è una piazza come tutte le altre — dice —: qui le pressioni sono diverse ed è bene “ficcarselo” subito in testa, altrimenti si rischia di passare guai peggiori».

Quindi, spiega la sua espulsione, la seconda dopo quella rimediata contro l’Atalanta in Coppa Italia in occasione del primo ko stagionale: «Ma stavolta si è trattato di un equivoco — racconta —: l’arbitro mi ha confuso con Vitale che stava effettivamente protestando contro le perdite di tempo della Pro Piacenza. Spero se ne sia reso conto e non usi il pugno troppo duro nel referto»