Calci, immersi tra i pesci. Qui il più grande acquario dolce d'Italia

Inaugurata la bellissima struttura presso la Certosa

Alla Certosa di Pisa, nel Museo di storia naturale di Calci, l'ianugurazione dell'acquario

Alla Certosa di Pisa, nel Museo di storia naturale di Calci, l'ianugurazione dell'acquario

Pisa, 14 maggio 2016 - Immersi tra i pesci del più grande acquario dolce d’Italia, allestito nella Certosa di Calci. La spettacolare esposizione è stata inaugurata ieri di fronte a centinaia di visitatori, alla presenza del primo cittadino calcesano, Massimiliano Ghimenti, la prorettore dell’Università di Pisa Nicoletta De Francesco, il direttore del museo di storia naturale, Roberto Barbuti, il curatore della mostra permanente, Simone Farina, e il presidente della commissione della Fondazione Pisa, Ugo Michelotti. Il più grande acquario di acqua dolce del Paese è stato realizzato grazie al contributo della Fondazione, dell’Ateneo e del museo calcesano, «in un’ottica attrattiva che amplia l’offerta attuale – spiega il sindaco Ghimenti –, che si somma quindi alle mostre temporanee, alle sale dei dinosauri e alle teche storiche della Certosa. Un’attrattiva che promuoverà tutto il territorio della quale sono orgoglioso».

Con i suoi oltre 500 metri quadri di ampiezza e gli oltre 60.000 litri d’acqua, quello del Museo di Storia Naturale è organizzato in 5 settori disposti su tre livelli, rimanendo sempre in quelle che sono state le cantine della Certosa. Il primo settore è dedicato al lago Tanganica e ai pesci delle sue scogliere. Il secondo vuole dare un quadro dell’evoluzione dei pesci, dalle razze ai pesci palla d’acqua dolce, dalle origini dei pesci primitivi agli anfibi. Il terzo ambiente è dedicato alle coloratissime carpe Koi, mentre il quarto e il quinto danno spazio alla biodiversità dei pesci del mondo, con vasche dedicate all’Europa, all’Africa, all’Asia e all’America, che ospitano una grandissima varietà di specie.

«Molti pensano che la biodiversità dei pesci ci sia solo in mare ma naturalmente non è così – racconta Barbuti – le nostre vasche stupiranno per varietà di forme e di colori, dai pesci alligatore, ai gourami giganti, che vivono nelle risaie asiatiche, ai piranha, sino al pesce gatto con la coda rossa che può superare anche i venti chili di peso. Penso che una visita alla nostra esposizione valga più di mille documentari, perché l’empatia che si prova guardando gli animali dal vivo può creare un maggiore rispetto verso le forme di vita». All’inaugurazione i visitatori si sono entusiasmati di fronte a così tante varietà ittiche. Nelle vasche di Calci sono infatti presenti circa 450 pesci, e solo 10 di questi sono stati prelevati dal loro ambiente naturale.