I rischi dei minori sul web

Il luogotenente D'Errico informa gli studenti del Martini

Biagio D'Errico e Nadia Pontari

Biagio D'Errico e Nadia Pontari

Montecatini 16 dicembre 2016 - «Educazione alla legalità e rischi del web», questo il titolo dell'incontro che si è svolto all'istituto alberghiero Martini di Montecatini, con il luogotenente Biagio D'Errico, comandante della stazione carabinieri della città. Presenti alunni, genitori, cittadini che hanno posto molte domande al comandante sui rischi del web, a tutela prima di tutto dei giovanissimi, ma anche di persone delle altre fasce di età. A coordinare l'incontro, dopo i saluti di benvenuto del preside Riccardo Monti, la docente Nadia Pontari del laboratorio di legalità, mentre gli studenti del laboratorio di giornalismo, coordinato dalla docente Giovanna La Porta, hanno posto domande al luogotenente D'Errico sul tema.

«Ricordo un dato che fa riflettere – ha detto il comandante – dal 2008 al 2014 mancano 600 bambini, fonte ministero dell'Interno. La prevenzione è fondamentale per tutelare le potenziali vittime. Ricordiamo che il telefono è un localizzatore e quindi un pedofilo potrebbe individuare la vittima, seguirla e trovarla. Non solo, malintenzionati possono entrare all'interno dei telefoni, prendere le foto, scattare delle foto senza neanche toccare il cellulare e poi queste immagini giungono ad altri cellulari e non al vostro. E' sufficiente scaricare dei siti o cliccare su siti che si immettono nel nostro cellulare e prendono la nostra rubrica telefonica, le nostre foto: ad esempio, se non conoscete chi va manda una mail fate attenzione a cliccarla.

Vi possono regalare anche telefoni clonati: è il caso dei duplex, ne vendono due, uno lo regalano a voi e l'altro lo tengono per sentire e vedere tutto ciò che fate, ma ovviamente violare la privacy ed intercettare abusivamente è reato. Attenzione poi ai falsi profili facebook, in cui il pedofilo si finge un ragazzino, una ragazzina e parla come loro: per sapere il numero di cellulare della vittima, magari, offre una ricarica. I genitori controllino perciò cosa fanno i figli e, poi, in caso di reato, si deve denunciare. Ciò vale anche nei casi di cyberbullismo.

Ricordate poi – aggiunge - che tutto ciò che viene pubblicato ed inserito su facebook, su whatsapp, instagram, anche se viene cancellato, rimane, perché la proprietà delle immagini non è nostra, ma è loro. Teniamo presente che facebook ha la sede in California: dobbiamo fare rogatorie internazionali e chiedere delle autorizzazioni per indagare nei confronti di una persona e siamo fortunati perché con gli Usa ci sono rapporti bilaterali per cui queste autorizzazioni, di solito, ci vengono concesse.

Pensiamo inoltre – continua - ai siti invisibili il cui server si trova in Paesi esteri con i quali non abbiamo rapporti bilaterali di polizia: in essi si può scambiare di tutto. Internet è una cosa bellissima, che dovrebbe essere utilizzata per accrescere la cultura personale in materie come storia, geografia. Purtroppo, però, molti lo usano per cercare cose vietate: pedofilia, droga, armi». Il comandante D'Errico ha infine ricordato di non postare sui social informazioni che possano agevolare i ladri: «Non date indicazioni sulla vostra assenza da casa, orari, ferie: i ladri potrebbero servirsene per venire a casa vostra a rubare».