"Vigilanza privata per combattere i furti"

Gli abitanti di Marliana valutano la soluzione

Allarme furti a Marliana

Allarme furti a Marliana

Montecatini 27 marzo 2017 - Assemblea sulla sicurezza a Marliana. Il sindaco Marco Traversari l’ha convocata dopo l’ultimo raid dei ladri con tentate intrusioni nelle case – almeno in un caso, portate a termine – della centralissima piazza del Popolo e in via Sassa. Serrature rovinate e intrusioni spesso fermate dai classici chiavistelli interni o dai sensori degli allarmi alle porte. Azioni che, hanno turbato la pace delle famiglie, tra il 21 e 22 marzo.

 

Alcuni cittadini hanno contattato il sindaco per saggiare l’ipotesi di una vigilanza privata. Traversari, per soddisfare questa richiesta e sentire l’opinione della cittadinanza, ha fatto intervenire nel corso dell’assemblea il rappresentante di un istituto di vigilanza che vive da decenni in una frazione di Marliana. Si è fatto accenno a una ripartizione della spesa su più persone per non pesare troppo sulle famiglie. Il sindaco ha spiegato: «Parlando con alcuni cittadini di Marliana, è venuta fuori l’ipotesi di individuare un percorso di vigilanza anche attraverso aziende private. Naturalmente il Comune si farebbe partecipe e la spesa che potrebbe sostenere con i cittadini sarebbe coperta con le spese correnti e non di investimento». 

 

Nel corso della riunione pubblica tuttavia questa proposta ha incontrato molte resistenze da parte di altri residenti. «Ultimamente – ha ricordato il sindaco – sul territorio comunale si verificano furti o tentativi di furto che mettono in forte disagio. L’ultimo raid è stato particolarmente sentito dalle persone perché hanno tentato di introdursi nelle case in pieno centro storico. Siamo stati sollecitati da alcuni marlianesi a dar vita a un incontro per vedere se si può trovare una soluzione per dare più serenità. Quando iniziò la serie di furti prima in via Lombardine, poi a Goraiolo, avevamo pensato di installare le telecamere, una quindicina, agli ingressi del territorio, con un costo di circa 60mila euro, costituito non tanto dal costo delle attrezzature quanto del collegamento.

 

La differenza tra avere un collegamento con una centrale è di circa 20mila euro: è naturale che avere una cabina di regia da cui verificare continuamente sarebbe importante. Questi fondi sono finalizzati, ma il punto è che il governo sblocchi questa disponibilità e si possano usare questi soldi. Da tre anni a questa parte – ha aggiunto – i carabinieri sono sei, numero che è già il massimo che la stazione di Marliana può avere: riescono a fare turni che prevedono mattina, pomeriggio e notte. Il territorio è grande con frazioni a molti chilometri di distanza: se la pattuglia è a Marliana non può essere a Montagnana o Casore. Parlando con alcuni cittadini, è venuta quindi fuori l’ipotesi di individuare un percorso di vigilanza anche attraverso aziende private. Fermo restando che l’amministrazione si impegna, non appena i soldi saranno sbloccati, a provvedere all’impianto di videosorveglianza».