Cagnolino legato sui binari, salvato

"Tremava di paura, ora scodinzola felice"

Il cagnolino Ducky

Il cagnolino Ducky

Montecatini Terme, 2 febbraio 2016 - Cinzia Silvestri, noto personaggio montecatinese, animatrice culturale in svariate iniziative cittadine e ultimamente protagonista con gli «Angeli del bello» ha adottato proprio in questi giorni un cagnolino, Ducky, che era stato abbandonato legandolo alle verghe del treno. Le abbiamo chiesto di raccontarci questa bella storia, a lieto fine.  Eccola. Il 5 agosto 2015 il mio canino Macho se n’è andato sul Ponte dell’Arcobaleno a 15 anni d’età. Il dolore è stato immenso per tutti, familiari e non: avevo deciso di non adottare più cani, malgrado il parere contrario di amici e parenti. I mesi trascorsi mi avevano inaridito sul fronte adozioni, restavo perplessa e diffidente dinanzi alle centinaia, migliaia di foto di cani in stallo per tutta Italia, nei canili o centri di accoglienza. Il 7 gennaio di quest’anno è scattato però il colpo di fulmine attraverso il social, vedendo le foto di un "canuzzo picciriddu" che dalla Sicilia cercava casa. È stata la prima volta in vita mia che ho telefonato per avere informazioni, iniziando subito l’iter per l’adozione.

Una storia come un’altra, apparentemente, ma Ducky rappresenta le due facce della medesima medaglia: quella della cattiveria e quella del buon cuore umano. A due anni e mezzo di età e nemmeno due chili e mezzo di peso era stato abbandonato, legato alle verghe dei binari ferroviari e trovato casualmente per un controllo alle rotaie. Salvato, è stato accolto nel capannone industriale dell’imprenditore Domino, che da tempo offre rifugio ai cani randagi, in memoria del figlio Claudio amante degli animali, ucciso da un colpo di pistola nel 1986 a 11 anni, chi dice dalla mafia (Domino era gestore del servizio di pulizia dell’aula-bunker di Palermo), chi dice perché testimone involontario di uno scambio di stupefacenti tra spacciatori. In questo rifugio che accoglie diversi cani disgraziati (peraltro il canile municipale di Palermo a causa di disservizi amministrativi è inadeguato) si trovava Ducky, tra meticci enormi come molossi, certamente non ideali per fargli compagnia.

Dal 7 gennaio al 31 sono accadute tante cose: telefonate, documenti, dubbi, emozioni e credo valga la pena raccontarli (e lo farò) come una novella. Il canino doveva arrivare in aereo, ma è arrivato con un furgone, pulito e riscaldato che ha attraversato l’Italia. Sono andata a prenderlo all’uscita autostradale di Firenze Calenzano, domenica mattina prima dell’alba: non so descrivere quel che ho provato. Lui tremava quando era stato caricato per il viaggio, intuendo chissà quale nefasto trasloco: eppure appena l’ho preso in collo è stato tranquillo. Adesso è accanto a me, il suo scodinzolare mi fa capire che è felice. Lo siamo anche noi in famiglia.