Ubriaco di notte nell’auto di servizio. Denunciato il medico assenteista

Elba, sorpreso dai carabinieri durante l’orario di guardia all’Asl

Medici

Medici

Rio Marina (Livorno), 2 maggio 2016 - AVREBBE dovuto essere nell’ambulatorio del distretto sanitario di Rio Marina per garantire il turno di guardia medica oppure a visitare qualche paziente. I carabinieri lo hanno invece sorpreso a Portoferraio, fuori dal suo territorio di competenza, mentre, in evidente stato di ebbrezza, era al volante dell’auto di servizio a bordo della quale c’era anche la sua compagna. Un comportamento assurdo per il quale Angelo Perrotta, 53enne medico di origine campana, residente a Portoferraio, dovrà ora rispondere all’autorità giudiziaria di truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, peculato e interruzione di pubblico servizio. Reati che prevedono pene che possono raggiungere i 10 anni di reclusione. Il professionista è stato denunciato alla procura anche per guida in stato di ebbrezza (rischia una condanna che può raggiungere i 6000 euro di ammenda) e si è visto ovviamente ritirare la patente di guida.

IL MEDICO aveva iniziato il turno di guardia medica a Rio Marina alle 20 e avrebbe dovuto concluderlo alle 8 del giorno dopo. La pattuglia del nucleo operativo e radiomobile della compagnia elbana dell’Arma lo ha intercettato e fermato alla guida dell’auto di proprietà dell’Asl verso le 23 a Portoferraio, nei pressi della sua abitazione.

L’EVIDENTE stato di ebbrezza è stato subito certificato dal test dell’etilometro che ha registrato un tasso alcolemico nel sangue pari a ben 1,72 g/l. A.P., secondo la ricostruzione fornita dai militari dell’Arma, ha tentato di giustificare la sua presenza a Portoferraio dicendo di doversi recare con urgenza ad assistere il padre che si era sentito male. Era però una banale scusa perché i carabinieri hanno subito scoperto che il genitore si trovava addirittura fuori dall’Elba.

GLI INVESTIGATORI seguivano da tempo le tracce del medico «assenteista». Già in passato avevano infatti ricevuto segnalazioni per alcuni suoi presunti comportamenti non corretti durante l’orario di servizio. Segnalazioni che erano state ricevute anche dall’amministrazione sanitaria che aveva anch’essa già avviato una verifica interna, collaborando con gli inquirenti. A seguito degli elementi raccolti dai carabinieri - che anche in passato avevano avuto modo di accertare ripetute assenze dall’ambulatorio, non sempre giustificate dalle visite domiciliari - il Gip livornese che segue il caso ha già emesso a carico del medico la misura cautelare interdittiva della sospensione dal servizio per la durata di 12 mesi.