La Porta Santa aperta in carcere aiuta il pentimento

Il sottosegretario alla giustizia Cosimo Maria Ferri applaude le parole di Papa Francesco

Il sottosegretario Cosimo Maria Ferri in una recente visita al carcere di Massa

Il sottosegretario Cosimo Maria Ferri in una recente visita al carcere di Massa

Massa, 26 dicembre 2015 - «L’apertura della Porta Santa nelle strutture di detenzione e per la precisione nell’istituto penitenziario di Massa, rappresenta un’importante occasione di riflessione su ciò che si è fatto». A parlare è stato il sottosegretario alla giustizia Cosimo Maria Ferri, intervenuto a margine della cerimonia di apertura della Porta Santa da parte del Vescovo della diocesi di Massa, Carrara, Pontremoli, monsignor Giovanni Santucci all’interno della Casa di Reclusione di Massa.

«Il messaggio di Papa Francesco - ha proseguito il sottosegretario - è un punto di partenza straordinariamente importante perché stimola tutti noi a costruire le condizioni più stimolanti per i detenuti, affinché maturino un sincero pentimento per le loro condotte illecite e siano ancora più spronati a procedere sul solco di un percorso rieducativo».

Per Cosimo Ferri «sono state potenziate le attività culturali, sportive, sociali e ricreative all’interno delle strutture detentive, sono stati portati avanti progetti di affettività con il coinvolgimento delle famiglie e stimolate le attività lavorative per i detenuti, al fine di garantire che la privazione della libertà non diventi una condizione di noia e ozio, ma sia un’opportunità di riflessione e di pentimento. Questo permetterà di garantire la certezza della pena e al tempo stesso di semplificare il percorso riabilitativo e rieducativo dei detenuti e di ridurre così l’incidenza della recidiva. Tutto questo non produrrà solo un vantaggio per i soggetti coinvolti, ma garantirà anche un forte risparmio economico per lo Stato».