Dik va in pensione: trenta dispersi gli devono la vita

Per otto anni questo splendido cane ha lavorato in ausilio alla protezione civile in Lunigiana nella ricerca di persone nei boschi e sui monti / FOTO

Dik, il cane salvapersone

Dik, il cane salvapersone

Pontremoli, 11 febbraio 2015  - E’ ANDATO in pensione Dik, il golden retriever “salvapersone” della Protezione civile. Un riposo meritato dopo otto anni di servizio nel corso dei quali ha ritrovato 30 dispersi nei boschi e sulle montagne. Il cane è stato impegnato assieme al gruppo Ser della Protezione civile pontremolese in oltre 200 interventi. Storie di ordinario coraggio quelle che hanno per protagonista questo splendido cane, capace di stare vicino al suo conduttore nei momenti di gioia come nelle grandi difficoltà. Ha cessato l’attività a 11 anni con qualche acciacco dovuto all’età e all’intenso lavoro di ricerca in ogni condizione di tempo. Ora Dik attende il suo conduttore-proprietario Walter Maraffetti, titolare di un’officina meccanica per motociclette, sdraiato su un piccolo tappeto. Ma gli basta poco, un paio di carezze e qualche passeggiata nei boschi per rivivere le emozioni del suo passato. «Dik è un cane affettuoso, dolcissimo, bello e giocherellone, come se fosse ancora un cucciolo – racconta Maraffetti –. In famiglia tendiamo a viziarlo anche più di prima. Ora è in cura per un’artrosi ad una zampa dovuta agli sforzi nelle ricerche nei boschi. A casa dorme sul divano. Se lo merita perché è un amico non solo nostro, ma di tutte le persone che ha salvato. Non sono proprio certo che per lui la ricerca fosse un gioco. A volte mi è sembrato che comprendesse la finalità per cui è stato addestrato».

Il golden retriever è arrivato a casa Maraffetti nel 2004. Lo sono andati a scegliere Walter con la moglie Anna Paola Lorenzi e la figlia Marzia all’allevamento Heartbroken Retriever di Ravenna che aveva deciso di donare un cucciolo all’associazione Fir Ser Cb di Fivizzano, guidata dal presidente Pietrini. All’anagrafe canina era stato registrato come “Light in the blue”, ma arrivato in famiglia ha semplificato rapidamente il suo nome. «Dai test aveva fatto rilevare capacità speciali ed era stato ritenuto adatto alla ricerca delle persone – prosegue Maraffetti – ed è iniziata l’attività di addestramento all’unità cinofila di soccorso di Fidenza con l’addestratore Paolo Villani». Un impegno notevole per Walter che tre giorni la settimana doveva portare il cane, lasciando il lavoro, al centro emiliano. «Per Dik era come andare al campo giochi, si divertiva tantissimo anche perché il programma prevedeva una serie di attività ludiche per apprendere le tecniche della ricerca». A due anni il cane è entrato nell’unità cinofila della protezione civile pontremolese ed ha iniziato la sua lunga avventura nell’emergenza. Anche grazie all’amicizia tra il suo conduttore e il presidente del soccorso alpino e speleologico Giuseppe Arrighi che ha sempre voluto utilizzare il cane per le ricerche dei dispersi.

Il suo primo successo nell’ottobre 2006, in località Pianturcano ad Arpiola di Mulazzo, dove Dik ha ritrovato infreddolita, ma sana e salva, una signora 98enne che aveva trascorso la notte all’addiaccio. Ma sono numerosi gli episodi che hanno visto protagonista questo golden retriever dal fiuto infallibile. Quando il bosco era una trappola ci pensava Dik a guidare i volontari della Protezione civile. Nell’estate di quattro anni fa Dik ha risolto addirittura due casi in un solo pomeriggio prima a Bassone e qualche ora dopo al passo dei Due Santi  a  Zeri. Ha iniziato individuando un’anziana dispersa verso la zona di Fontana Gilente e poi un sessantenne di Brescia che non che non era rientrato  a  Zum Zeri dove aveva lasciato l ’auto per andare in cerca di funghi.  Infaticabile ogni volta che c’è stato qualcuno da soccorrere, trovare o salvare, Dik ha spesso commosso perfino i volontari per la sua energia e la dedizione. Indimenticabile.

 

Natalino Benacci