Al Campionato di giornalismo studenti e docenti bravissimi

Un grande lavoro nelle scuole apuane per raccontare pregi e difetti del territorio

 Ragazzi e ragazze in festa per la premiazione (foto Nizza)

Ragazzi e ragazze in festa per la premiazione (foto Nizza)

Massa, 12 maggio 2017 - Una festa. Non è possibile definire diversamente la premiazione dell’edizione 2016-2017 del Campionato di giornalismo svoltasi ieri mattina in sala consiliare. Ma il merito del successo di un «gara» tra cronisti in erba va diviso, in primis, tra studenti e docenti. Partiamo da questi ultimi. Ieri hanno accompagnato i loro studenti a Massa. E non è stato facile. Chi è partito da Zeri non aveva mezzi pubblici e ha dovuto reperire 3 o 4 auto dove «stivare» tutti. Da Carrara, invece, sono venuti in treno. E alla stazione di Massa hanno preso il bus per venire in centro città. Poi ieri mattina bastava vedere l’atrio del Comune per vedere una serie di scuola bus parcheggiati. Avevano trasportato scolaresche provenienti da questo o quell’istituto scolastico. Ma non tutte le scuole hanno avuto questa fortuna. Qualcuno ha dovuto «arrangiarsi» e altri, pur avendo vinto alcuni premi, non sono potuti venire a Massa. A dirigere i ragazzi lungo la strada sono stati i professori, in gran parte donne.

E a loro va un sonoro «GRAZIE». Anche perchè sono stati loro a coordinare, nella veste di tutor, il lavoro dei ragazzi in questi mesi. Un ruolo aggiuntivo rispetto ai compiti ordinari, che ha voluto dire discutere con i ragazzi i temi da svolgere, controllare gli elaborati e tentare di fare i titoli. Infine, perchè non dirlo, discutere con il giornalista che segue il Campionato perchè il pezzo era troppo lungo o troppo corto, le correzioni fatte non andavano bene, eccetera, eccetera. E poi ci sono loro, i ragazzi. Che hanno lavorato insieme per descrivere pregi e difetti del loro territorio. C’è chi ha parlato dell’oro bianco delle Alpi Apuane, chi ha descritto la via Francigena e chi ha rivelato ai lettori la bellezza del paese di Pontevecchio, in comune di Pontremoli, dove sono state trovate diverse statue stele. Ma hanno anche intervistato nonni e genitori descrivendo la vita, a una certa età, nei loro paesi, come affrontano i cambiamenti (ad esempio dell’alimentazione) facendo anche un confronto tra generazioni.

Hanno fatto un bel lavoro, insomma. Certo, le pagine erano diverse e non potevano, purtroppo, vincere tutti. Ma era bello vedere, ieri mattina, oltre 220 ragazzi seduti in sala consiliare applaudire chi parlava, attendere con ansia di ricevere il premio e leggere i giornali. E tutto in un clima festoso che ha conosciuto anche momenti emozionanti. Come quando ha preso la parola Sara, una ragazza ospite dell’istituto penale minorile femminile di Pontremoli e ha fatto un breve intervento, del tutto inatteso. Seguito da un bell’applauso. Solo ultimo, l’appello del giornalista a tutti i ragazzi. «Avete lavorato come cronisti in erba con la vostra scuola. Ma potete continuare a farlo, telefonando o mandando una mail alla redazione, per segnalare cosa accade nel vostro territorio».