Alluvione, il sindaco: "Non ci sentiamo responsabili". E' assalto alle baionette / VIDEO

Forte tensione in strada / IRRUZIONE IN COMUNE-VIDEO / SINDACO CONTESTATO (FOTO)

Sindaco contestato

Sindaco contestato

Carrara, 8 novembre 2014 - Una rabbia e una violenza mai viste nelle strade di Carrara. La rabbia di diverse migliaia di persone assiepate davanti al Comune per chiedere le dimissioni dell'amministrazione comunale, dopo la ferita dell'ultima alluvione. Hanno sfondato il cordone della polizia, a difesa dell'edificio, per arrivare alla stanza del sindaco Angelo Zubbani. Ma lui si è presentato alla folla, sulle scale del Comune, circondato da un cordone di polizia che a stento è riuscita a trattenere una folla imbestialita. 

Ci sono voluti almeno 20 minuti di insulti, foto del sindaco bruciate, cappi lanciati, perchè il primo cittadino potesse prendere la parola. "Noi non ci sentiamo responsabili", questa la frase di Zubbani, che, come è facile intuire, ha fatto scoppiare letteralmente la piazza, già al limite della violenza. 
 

La folla non si è trattenuta, le forze dell'ordine, in assetto di guerra con caschi e scudi,  hanno faticato non poco a trattenere tutta quella rabbia, appena in tempo per prendere di peso il sindaco e farlo rientrare dentro il Comune, dove è tutt'ora chiuso. La folla ha poi cercato di sfondare le porte dell'edificio, riuscendo ad entrare nella sala di rappresentanza dove è inziata la raccolta firme per chiedere le dimissioni dell'amministrazione comunale.  

 

Sono volati lacrimogeni, bottiglie, insieme alle offese, ad inquietanti cappi e a foto del sindaco bruciate. Una Carrara mai vista prima, una Carrara che ha fatto paura, all'interno della quale, questo va detto, c'erano tutti, i "veri" alluvionati stanchi, esasperati, ma anche ultras dell'ultima ora. Una Carrara che, dopo la ferita dell'alluvione, adesso si sente abbandonata e vuole voltare pagina.

 

Tensione durante la manifestazione

Fumogeni durante la manifestazione

Doveva essere una manifestazione pacifica. La manifestazione "per chiedere le dimissioni di tutta la giunta comunale" dopo i disastri causati dall'alluvione di mercoledì scorso è nata e corsa su Facebook, all'interno del gruppo "Alluvione Carrara: chiediamo le dimissioni dell'Amministrazione Comunale".

"BASTA RIMBALZI! Regione, Provincia, Comune: la competenza è sempre di qualcun altro e a pagarla siamo sempre noi, i cittadini", "gridano" i carraresi dalle pagine del social. E oggi a ribadirlo, davanti al Comune, sono arrivati in tantissimi. 

In molti, come richiesto su Facebook, hanno portato una bottiglia sigillata con dentro il fango da lasciare davanti al Comune.

E sempre sulle pagine Facebook. "Dopo l'ennesima catastrofe annunciata, dopo le ennesime perdite della popolazione carrarina - dalla casa al lavoro, dalle macchine agli elettrodomestici - considerando che siamo la seconda città più indebitata d'Italia pro capite dopo Torino (loro hanno fatto le Olimpiadi, noi la strada dei marmi), e considerando che abbiamo visto anno dopo anno, ma soprattutto negli ultimi, un continuo scempio delle nostre montagne e siamo stati vittime di fiumi intrappolati e ribellatisi al cemento (l'ultima volta solo due anni fa), abbiamo deciso che è giunto il momento di abbandonare i social networks e scendere in piazza TUTTI INSIEME per far sentire la nostra voce. C'è bisogno del supporto di tutti, anche dei nostri AMICI DI MASSA che vivono con la nostra stessa paura ogni volta che piove". Ga.P