Stadio a rischio per la prossima stagione: i tifosi (infuriati) contestano il sindaco

Dopo il clamoroso scontro tra Bacci e Tambellini, c’è chi confida in una schiarita

La Lucchese al Porta Elisa con i suoi tifosi

La Lucchese al Porta Elisa con i suoi tifosi

Lucca, 13 aprile 2015 - Di sicuro la luce elettrica non illumina i rapporti tra il Comune e la Lucchese. E nemmeno quelli tra i tifosi, sempre più infuriati, e il sindaco Tambellini. Dopo la rottura del 2014 consumata per i contatori elettrici e le relativa bollette pagate dalla società rossonera anche per utenze non sue, ecco il duro strappo sui fari del Porta Elisa. Che dovevano essere ammodernati entro il 31 marzo scorso e che invece sono ancora non a norma, con la conseguenza, certificata dalla Lega Pro con tanto di lettera, che la Lucchese rischia di non disputare sul suo campo le gare della prossima stagione. Un epilogo che sarebbe clamoroso, anche senza tenere di conto delle intenzioni del numero uno Bacci che intenderebbe, in quel caso, non iscrivere la squadra. I ritardi sono totalmente imputabili al Comune, che non solo non ha ancora provveduto ai lavori, ma, in 9 mesi, è riuscito solo a iscrivere la spesa prevista nel piano triennale delle opere pubbliche.

UN PIANO nemmeno ancora approvato. La gara per appaltare i lavori non è ipotizzabile che in autunno e forse oltre. Come risulta dai documenti comunali sui quali il capogruppo di Forza Italia Marco Martinelli ha presentato una interrogazione. L’iter seguito, sin dall’inizio, aveva un esito certo: il mancato rispetto dei tempi e degli impegni. Con l’unica speranza, tutta italica, di una deroga. Che la Lega Pro non è intenzionata però a concedere. E la polemica è esplosa, dura come non mai. Bacci ha accusato Tambellini e i dirigenti comunali: «Si accollerranno i danni: c’è un contratto firmato in cui garantivano la messa a norma dello stadio.Non si raccontano le fesserie: è ora di finirla».

Parole dure, intinte nel curaro, che hanno fatto imbufalire il sindaco. Dopo un giorno di silenzio, mentre montava la rabbia dei tifosi, Tambellini è passato al contrattacco precisando che ci sono altre priorità sociali e che «il Comune sta facendo tutte le azioni necessarie per onorare gli impegni presi a suo tempo con la Lucchese». Il tutto condito dall’invito a Bacci di smetterla di fare politica. Un invito respinto al mittente. «Annoto con tristezza e desolazione - ha replicato - il fatto che l’unico operato tangibile e le uniche vere priorità sono state destinate per la comunità rom». E mentre oggi dovrebbe tenersi un faccia a faccia tra i due nella sede di Lucca United, visto che, comunque, una soluzione va trovata, sul web monta la protesta dei tifosi rossoneri. Infuriati.

 

«E’ PATETICO buttarla sul sociale, quando del sociale non vi è mai interessato niente - scrive un tifoso su Facebook - avete abbandonato la città in mano ad accattoni e delinquenti, ci sono quartieri sembrano il bronx, non siete in grado di dare sicurezza ai cittadini e la buttate sul sociale?». C’è chi fa ironia: «Allora se si stanno impegnando siamo a posto!». E chi ricorda che «la colpa non è sua... è di chi lo ha votato». Un diluvio di critiche. Qualcuno prova a dare la sveglia al sindaco sul suo profilo Facebook personale, visto che quello come sindaco è tristemente al palo dal 4 di marzo, riportando la copia del documento del Comune in cui si dichiara l’impossibilità di fare i lavori a breve accompagnato da un eloquente «Quindi che facciamo?». Risposte zero. In compenso molti «mi piace» degli utenti. Lo scollamento con la tifoseria è totale. Un dato che (forse) dovrebbe far riflettere.

Fabrizio Vincenti