Meningite, in coda dalle quattro del mattino per il vaccino

Solo 60 dosi al Campo di Marte

In sala d'aspetto un momento di relax, ma le tensioni ci sono state

In sala d'aspetto un momento di relax, ma le tensioni ci sono state

Lucca, 27 febbraio 2016 - Il primo candidato ieri si è alzato dal letto in piena notte – chissà se nemmeno ci è mai andato a letto – e alle 4 e un quarto si è presentato al Campo di Marte, alla Cittadella della Salute, secondo piano, sala di attesa per i vaccini. E’ rimasto solo per poco tempo: entro le 6 e mezzo del mattino sono arrivate persone a cascata. Alle sette e mezzo è iniziata – e immediatamente finita lì – la distribuzione dei numeri di attesa da parte dell’infermiera. Ne sono stati consegnati 60, per altrettante dosi di antimeningococco C. L’assalto non si allenta, anzi. L’ultimo caso dell’uomo del 62enne di Chiesina Uzzanese – che domenica 21 febbraio ha pranzato «Da Santina» a S.Cassiano di Motrone ( l’Asl consiglia la profilassi a chi in quel giorno ha mangiato a quel ristorante) – ha alimentato la psicosi, secondo qualcuno, ha stimolato la prudenza, secondo altri. Momenti di tensione non sono mancati. Alcune ragazze armate di buone intenzioni si erano prodigate per distribuire i ’pre-numeri’, in attesa di quelli ufficiali.

Un metodo fai da te per tentare di dare ordine, e di garantire la progressione secondo gli arrivi. Ma non ha funzionato per tutti. E i nervi sono saltati. «Sono arrivata alle 6 e mezzo, avevo il 26 come ’pre numero’. Quando è arrivata l’infermiera con i numeri ’veri’, ero nel corridoio e non mi sono accorta – spiega Simona Terigi –. E così ho saltato il posto. E’ stato solo grazie alla gentilezza di un ragazzo che ho potuto essere inserita. Ma qui è il caos. Non è il modo. Dovrebbero dare un minimo di organizzazione, magari con le prenotazioni». E’ quello che l’Asl, in effetti, conta di fare a stretto giro. Ieri l’azienda ci ha informato che presto verrà istituito il servizio di prenotazione come succede nelle altre realtà, forse lasciando anche un giorno libero per l’accesso diretto.

Proprio all'Asl all’Asl ci rivolgiamo per chiedere perchè ieri mattina sono state distribuite solo 60 dosi al Campo di Marte, e perchè sono stati cancellati (con qualche rigo di penna sull’avviso appeso alla porta degli ambulatori, nella foto), i pomeriggi dedicati alle vaccinazioni. «Le dosi di vaccino non mancano, anzi siamo ben riforniti e continuiamo la distribuzione presso i medici di famiglia che finora hanno aderito circa al 45%, al 90% invece i pediatri. Semplicemente ne avevamo previsti 60 – spiega l’azienda sanitaria – perchè l’afflusso fino a ieri si era un po’ ridimensionato. Abbiamo sospeso l’attività nel pomeriggio solo momentaneamente».

Nella folla della sala d’aspetto del Campo di Marte ieri abbiamo incontrato anche due studentesse, anche loro reduci da una sveglia all’alba. «Siamo qui dalle 6 e mezzo – dicono Ludovica Dostuni e Alice Rossano –. Ci rendiamo conto che non è un’emergenza e non c’è da farsi prendere dal panico. Però è anche vero che prima ci si leva il pensiero del possibile rischio, meglio si sta. Anche perchè si sa che a scuola, come all’università, non è difficile che si diffondano malattie. L’attesa è lunga, ma val la pena togliersi la preoccupazione». Lunga, sì. Dalle 6 e mezzo che è iniziata per loro, alle 10 e mezzo erano ancora lì. «Ci vorrebbe tanto – sbotta una signora – a mettere due persone a fare i vaccini? Vorrebbe dire dimezzare i tempi. Attendere un’ora e mezzo, invece che tre, che nell’economia di una giornata conta. E magari riuscirebbero a vaccinare più persone, non solo 60. Non mi sembra una pretesa così strana per un servizio ospedaliero. O no?».