«Il cavalcavia degli assi viari? Sbuca in mezzo al sottopasso»

Legambiente denuncia il paradosso del maxi progetto Anas

Il sottopasso

Il sottopasso

Lucca, 18 febbraio 2017 - La mano destra? Non sa cosa fa la sinistra. Soprattutto se di mezzo ci sono gli enti pubblici e il tempo si misura in decenni. E’ il caso del cavalcaferrovia progettato da Anas che doveva unire via Nazario Sauro alla zona industriale di Mugnano. Un’infrastruttura, temporalmente parlando, che precede, come progetto, il sottopasso ferroviario di via Ingrillini inaugurato nel dicembre scorso e le cui polemiche per gli impatti sul traffico della zona, sono pane quotidiano. Il cavalcaferrovia, una delle opere per alleggerire il traffico sulla circonvallazione, è destinato a restare lettera morta. Proprio a causa del sottopasso voluto da Trenitalia e Comune.    Il motivo? La rotatoria del cavalcaferrovia sarebbe dovuta sorgere più o meno proprio dove è stato costruito il sottopasso. Praticamente impossibile, ma il progetto, per Anas, evidentemente all’oscuro, è ancora valido. Lo sottolinea Legambiente, che ha scritto al presidente di Anas e al sindaco Tambellini per rilevare l’incongruenza. Le planimetrie parlano chiaro: l’innesto della rotatoria doveva prendere forma proprio su quella porzione di terreno che nella cartografia di Anas è rimasta libera. Nel frattempo, invece, le ruspe hanno lavorato per anni per creare il sottopasso. Che ha di fatto annullato l’opzione cavalcavia e che, come ricorda Legambiente, nella relazione illustrativa «Nodi di Stazione e Rete Viaria», allegato allo «Studio di Fattibilità del Sistema Integrato dell’Area Pisa-Livorno-Lucca» della «Direzione Compartimentale infrastruttura Firenze» veniva valutata positivamente: «Si è inoltre valutata la possibilità, occupando la parte Est della zona binari bassi, di realizzare un cavalcavia in prosecuzione di via Nazario Sauro.

Un cavalcavia in questa posizione, oltre a consentire la soppressione dei due passaggi a livello di via dei Macelli e via Ingrillini, ci è sembrato che potesse assumere particolare rilievo nell’ottica di un collegamento principale della città. Infatti, utilizzando in parte il tracciato della vecchia ferrovia Lucca – Pisa, oramai abbandonato, questa arteria si potrebbe ricongiungere alla Sarzanese Valdera Est a Sud dell’autostrada A11, evitando il passaggio, assai angusto e anacronistico per una viabilità così importante, attraverso i centri abitati disposti lungo l’attuale tracciato della Sarzanese Valdera, che, tra l’altro, intercetta nuovamente la linea ferroviaria Pistoia – Lucca in località Marginone». E ancora, a proposito del sottopasso: «Per quanto se ne condivida l’utilità in questo punto, il passaggio a livello di via Ingrillini non può essere sostituito da un’opera di sottopasso o sovrapasso, per mancanza degli spazi necessari alla realizzazione delle rampe di accesso, aggravata dalla presenza della prevista viabilità di connessione al cavalcavia di via Sauro». Cavalcavia addio, resta il sottopasso. E più di qualche problema.