Vigili diffamati su Facebook, scattano cinque denunce

Nel mirino le contestazioni ai blitz contro un banco abusivo del pesce

Vigili urbani (foto archivio)

Vigili urbani (foto archivio)

Cecina (Livorno), 11 ottobre 2014 - Offendere i vigili urbani e mettere in dubbio la correttezza dell’operato della polizia municipale su F acebook può far scattare una denuncia per diffamazione a mezzo social network. Ad aver fatto partire l’azione legale contro cinque persone è il sindacato Csa Regioni e Autonomi e Locali in difesa della polizia municipale di Cecina, finita sotto attacco  in un gruppo pubblico di discussione su quella piazza virtuale che è F acebook dopo l’incidente stradale di metà agosto che è costato la vita ad un noto personaggio di Marina, il pescatore Sauro Santini, per tutti Saurino. Il tragico scontro avvenne alla Cinquantina, di notte, con lo scooter del pescatore che urt ò un’auto. Nelle settimane precedenti la polizia municipale aveva sequestrato l’ape con cui Sauro era solito vendere il pesce. Il giorno dopo il pescatore aveva costruito un carretto, trainato dalla bici, e aveva ripreso a vendere pesce abusivamente così la polizia locale è intervenuta nuovamente.

"Abbiamo operato con equilibrio e professionalità — spiega il coordinatore del sindacato e vigile urbano cecinese, Enzo Provenzano — a vevamo ricevuto varie segnalazioni per un pescatore che vendeva in maniera abusiva senza rispettare le norme igieniche. L’intervento è stato eseguito nelle materie di competenza a difesa del consumatore" . Due fatti separati, l’incidente e il sequestro, ma che qualcuno su F acebook ha " collegato" , imputando la disgrazia alla disperazione dell’uomo. " Dopo la sua scomparsa la polizia municipale, che ricordiamo rappresenta una istituzione pubblica, ha subito commenti strumentali e offensivi da parte di alcuni utenti su F acebook, solo per aver fatto il proprio dovere. Le parole che riteniamo offensive non sono state isolate e tali da poter essere trascurate ma purtroppo condivise da più persone. Questo ha convinto il sindacato che fosse necessario intervenire" .

Un’iniziativa che vuole essere anche esemplare. " Non vogliamo permettere che altri cittadini che utilizzano questi mezzi di comunicazione possano essere influenzati da commenti diffamatori e che ci delegittimano. La critica dura — conclude Provenzano — rappresenta un sacrosanto diritto dei cittadini, la strumentalizzazione e la diffamazione gratuita, al contrario, non è accettabile" .