Livorno-Lucchese, il vantaggio amaranto
Livorno, 18 settembre 2016 - Il derby tra Livorno e Lucchese si apre con il minuto di raccoglimento per la morte del presidente della Repubblica emerito Carlo Azeglio Ciampi, nato proprio a Livorno. Alcuni hanno riferito di cori fascisti partiti dalla curva della Lucchese, ma i supporters rossoneri smentiscono. Ci sono stati si dei cori e dei fischi durante il minuto di silenzio. A fine gara anche il presidente della Lucchese Andrea Bacci, ha chiesto scusa perché non è stato osservato il minuto di raccoglimento, ma non per i presunti cori fascisti.
Tornando al calcio giocato il match finisce uno ad uno il derby tra Livorno e Lucchese. Le due squadre gioca un tempo per uno. Nel primo tempo grande occasione per gli ospiti che con Forte non riescono a sfruttare una disattenzione di Rossini. I labronici fanno il match e passano in vantaggio al 17’ con Venitucci, che è bravo a girarsi e di destro a spiazzare Di Masi. La Lucchese sembra accusare il colpo e non riesce a reagire. Nella ripresa però i ragazzi di Nanu Galderisi entra in campo più decisi e motivati e così al 39’ arriva il pareggio di Mingazzini, che da fuori area lascia partire un rasoterra che diventa imprendibile per Mazzoni. Al Livorno non resta che rimanere con l’amarezza in bocca per i tre punti sfumati.
Il tabellino
Livorno: Mazzoni; Toninelli, Gonnelli, Rossini, Lambrughi (19' st Gasbarro); Marchi, Giandonato, Luci, Venitucci (36' st Borghese); Maritato, Cellini (42' pt Dell'Agnello). All. Foscarini
Lucchese: Di Masi; Espeche, Dermaku (15' st Maini), Capuano, Cecchini (9' st Terreni); Mmingazzini, Bruccini, Nolè; Longobardi (9'st Fanucchi), Forte, De Feo. All. Galderisi.
Arbitro: Mancini di Fermo.
Marcatori: 15' pt Venitucci, 39' st Mingazzini.
Note: amoniti: Marchi e Capuano, Espeche, Di Masi. Tempi di recupero 1'pt, 4' st, croner 3-5.
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