NICOLO' CECIONI
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Livorno: tantissima sfortuna, ma zero idee. Al 'Picchi' vince il Como: 1-2

Amaranto messi ko da tre infortuni nel primo tempo: Rossini, Gonnelli e Cellini out. Squadra spenta: a nulla serve il gol di Jelenic all'85'. / LE PAGELLE AMARANTO di Alessandro Antico / GLI HIGHLIGHTS (video LPC) / Rivedi i tweet con #LivornoNazione

Livorno-Como

Livorno, 29 gennaio 2017 - Livorno, sfortuna e poca grinta. Gli amaranto interrompono la lunga striscia di risultati consecutivi andando a perdere l'imbattibilità casalinga in un match a dir poco maledetto contro il Como. Basta dire che dopo solo 27' Foscarini ha esaurito le sostituzioni per capire come sono andate le cose. Se poi si aggiunge che nel recupero del primo tempo Maritato si è fatto pure parare un rigore, allora il ko è servito.

Prima del match, il momento più toccante della domenica con il minuto di raccoglimento per le vittime della strage di Rigopiano, evidenziato anche da un bello striscione della Curva Nord. Poi si inizia e passano solo pochi secondi e Rossini si accascia a terra dopo un contrasto con un avversario. Il difensore non ce la fa e al 7' è costretto a uscire. La partita non decolla perché il Livorno non spinge e i lariani difendono in modo compatto. E quando provano ad attaccare fanno male. Al 13' Mazzoni è costretto all'intervento per sventare un traversone in mezzo. Poco più tardi una punizione finisce fuori e al 16' arriva lo 0-1.

Il vantaggio comasco arriva direttamente su calcio d'angolo con la parabola disegnata da Di Quinzio che batte il portiere livornese. Tre minuti dopo Gonnellli si fa male alla caviglia e deve uscire anche lui. Al 28' il Livorno esaurisce i cambi, perché anche Cellini si accascia a terra per un brutto colpo al ginocchio. I padroni di casa sono sotto choc e i lombardi ne approfittano con Chinellato. Ma il suo tiro è debole e il portiere para.

Al 42', però, arriva il raddoppio. Come un fulmine a ciel sereno, Chiellato prova la botta a rete, Mazzoni para ma non trattiene e sulla respinta Pessina segna lo 0-2. Sembra l'epilogo del primo tempo, ma nel recupero Piscopo assegna un rigore per fallo di Fissone su Maritato. È lo steso Maritato a incaricarsi della battuta, però il suo tiro è debole e Zanotti para in tuffo.

Nella ripresa ci si aspetterebbe la reazione amaranto. Ma con il Como schierato in 10 dietro la linea del pallone l'impresa è praticamente impossibile. E infatti, nonostante un estenuante possesso palla, nei secondi 45' non accade praticamente niente. Anzi, il pericolo più grande è dei lariani che dopo solo 4' in contropiede sfiorano il tris con Cristiani. Mazzoni ci mette una pezza con il piede ed evita la disfatta. Poi il match si riaddormenta e fino a metà ripresa non accade niente. Un paio di corner del Livorno lo ravvivano un po', ma non bastano per migliorare la situazione. Al 38' ci si mette anche Vantaggiato che, a coronamento di una giornata decisamente sottotono, sbaglia clamorosamente un gol già fatto, spedendo alto un colpo di testa da due passi. Al 41' le speranze si riaccendono improvvisamente. Batti e ribatti al limite dell'area di rigore, la palla arriva a Jelenic che cicca il primo tentativo, ma sul secondo lascia partite un destro che inganna Zanotti.

È solo un'illusione, perché nel finale non accade niente. Solo una punizione conquistata al limite che non porta a niente. E così, dopo 3' di recupero, un Como sull'orlo del fallimento riesce a battere un Livorno irriconoscibile.