Rapine e furti: "Vogliamo il vigilante di quartiere"

Il grido d'allarme dei commercianti di via Grande

Via Grande con i suoi negozi (Foto Novi)

Via Grande con i suoi negozi (Foto Novi)

Livorno, 11 marzo 2015 - È unanime la richiesta dei commercianti di via Grande di avere una vigilanza di quartiere. Per capire se i negozianti abbiano paura o meno, basta farsi un giro a piedi dal porto a piazza della Repubblica. E la risposta è una sola: «Sì, abbiamo paura». Rapine, furti e aggressioni varie sono aumentati in modo esponenziale nell’ultimo periodo e per questo motivo tutti sarebbero d’accordo a una pattuglia di vigilanza. Ovviamente il lato più colpito è quello a est, dove la delinquenza è maggiore. Ma anche dalla parte del mare nessuno dorme più sogni tranquilli. «Ci vorrebbe una sorta di polizia di quartiere – ha detto Alberto Bartolozzi, titolare di Zita Brols – perché non siamo per niente sicuri. Una volta sono andato in tutti gli altri negozi di via Grande per chiedere ai miei colleghi di finanziare un servizio di vigilanza privata. Ma il progetto fallì. Comunque chiamare qualcuno a controllare la zona sarebbe l’unica soluzione giusta. Non esiste un periodo dell’anno peggiore. D’inverno c’è meno gente e nell’oscurità i ladri si muovono meglio. D’estate tra i malviventi possono nascondersi tra i turisti. Insomma, non abbiamo mai pace». Tutti i commercianti si sono schierati dalla stessa parte, indipendentemente dal tipo di negozio. «Sarebbe una soluzione perfetta – ha detto Giorgia Dionite, commessa della gelateria Orizzonte – che finalmente ci permetterebbe di lavorare con serenità. Prima c’erano dei carabinieri che vigilavano. Poi da circa un anno sono spariti. Bisognerebbe richiamarli».  Le tabaccherie sono le più colpite dai malviventi ed è per questo che tutti i tabaccai di via Grande hanno dato il loro consenso a questa proposta. «Abbiamo già fatto due tentativi – spiega Roberto Tamberi, titolare del Bar Grande – il primo rivolgendoci alla vigilanza di Firenze, il secondo alla Securpol. Ma ci voleva l’adesione totale di tutti i negozianti, cosa che non c’è stata. E l’iniziativa aveva un costo troppo alto per i pochi che avevano aderito». L’alternativa per i negozi è munirsi di un bodyguard, ma anche in questo caso il costo è troppo elevato. «È impossibile – ha detto Andrea Niccolai, responsabile di Benetton – che ogni locale assuma una guardia privata. Ci sarebbe bisogno di un servizio di vigilanza continuo, che vale per tutti. Prima c’era, una coppia di carabinieri la mattina e una coppia di poliziotti il pomeriggio. Poi questo servizio ci è stato tolto e oggi viviamo nell’angoscia. Le nostre commesse quando si trovano a chiudere la sera al buio, e sono sole, hanno paura».