Ubi Minor - Portoferraio, fortezze e mito nell'isola di Napoleone

L'isola d'Elba, luogo di vacanza, di relax, di storia. Un viaggio nel cuore della capitale dell'Isola, tra fortezze e siti di rara bellezza.

Portoferraio

Portoferraio

Portoferraio, Isola d'Elba, 31 marzo 2016 - Tutti noi, anonimi passeggeri-turisti - senza lo scrupoloso sguardo del viaggiatore consapevole - abbiamo una grande colpa: quando sbarchiamo nei porti delle isole, poggiamo le gomme dell'auto a terra e sgommiamo verso destinazioni altre rispetto all'attracco. Ci prende la smania insomma di indossare infradito e bermuda per raggiungere la prima caletta e infilarsi tra i flutti.

Tutti noi, inconsapevoli villeggianti distratti, abbiamo ignorato per ripetute volte l'approdo elbano. Perché indugiare nel luogo in cui - secondo Apollonio Rodio - sbarcarono gli Argonauti (si chiamava in origine Porto Argo) di Giasone alla ricerca della Circe? Perché fermarsi nella città, un tempo exclave toscana nel Principato di Piombino, rappresentata da tre fortificazioni di rara bellezza come Forte StellaForte Falcone e la Linguella e dalla bellissima cinta muraria, i cui resti, tuttora in buono stato e resi abitabili, circondano il centro storico?

Perché 'investire' un pomeriggio o una mattina dedicando tempo alla visita di Portoferraio? Perché la capitale elbana, non può e non dev'essere solo scalo ma mèta, perché la città 'siderurgica' dell'isola è oggi ambiente vocato al turismo e all'accoglienza. Approccio che si rispecchia, come le limpide acque che bagnano le sponde, nello spirito dei suoi abitanti. Freschi e solari, introversi e generosi, forgiati dal salmastro che scorre nell'aria dei vicoli del centro storico. Battere il selciato della 'Città Rosa' (le vie furono lastricate nel 1.700, per volere del governatore Benedetto Guerrini, con bozze irregolari di calcare compatto rosato estratto nelle cave marittime di Punta Pina e Punta degli Scalpellini) è un'esperienza cui chi destina una vacanza a queste latitudini non può rinunciare

Così come non si può evitare un approccio interessato - per capire l'isola e gli isolani - alla storia più o meno recente di Portoferraio. Sono numerosi i resti archeologici risalenti a età differenti, prevalentemente etrusco-romani e medievali. Né escludere i tanti luoghi di Napoleone Bonaparte (tra cui la Palazzina dei Mulini e la villa di San Martino, info sul sito dei Beni Culturali www.sbappsae-pi.beniculturali.it): poco più di duecento anni fa, il 3 maggio 1814, l'imperatore francese sbarcò a Portoferraio per prendere possesso del piccolo regno che, con il trattato di Fontainebleau, gli era stato assegnato in cambio della sua abdicazione. Insomma, gli spunti di interesse certo non mancano, oltre al richiamo planetario delle bellezze paesaggistico-marine. 

Oggi, in attesa delle orde di turisti in transito (sic) da queste parti, c'è un motivo in più per imbarcarsi da Piombino verso l'isola. La riapertura del Castello del Volterraio, ovvero una struttura di fascino incomparabile, vera e propria terrazza su Portoferraio e il Golfo. Fino al prossimo 4 giugno ogni sabato (tranne il 2 e 23 aprile) sarà possibile visitare - su prenotazione e con guida - la fortezza su iniziativa promossa dall'Ente parco dell'Arcipelago toscano, proprietario del Castello. Situato a 394 metri rispetto al mare sul monte omonimo al confine comunale tra Portoferraio e Rio Elba, il forte risale all'XI sec e fa parte del sistema difensivo dell'isola ideato dalla Repubblica Pisana (arrivarono anche loro come in molte altre parti del Mar Ligure), ben consapevole della vulnerabilità locale alle incursioni piratesche. Il castello ha resistito addirittura all'assalto dei turchi nel 1544, per essere poi abbandonato tra '700 e '800. Oggi è restituito alla collettività. Vi sembra poco?

 

Da non perdere

1) La spiaggia delle Ghiaie. Nei giorni di scirocco il fondale sassoso dona al mare un inconfondibile colore turchese.

2) Centro De Laugier. Costruzione medicea incastonata nel centro storico. Dalla sua spianata si vedono i tetti di Portoferraio.

3) Fortezze Medicee. Irrinunciabile una visita al sistema di fortificazioni di Portoferraio. Tanti angoli davvero pittoreschi.

 

Dove mangiare

 

1) Il Castagnacciaio. A dispetto del nome, non solo castagnaccio, ma anche pizza e torta di ceci. Un'istituzione da decenni per budget ridotti e gusto infinito.

2) Bitta 20. Ristorante sulla calata Mazzini. Sono ovviamente i piatti di pesce a fare la parte del leone.

3) Le Sirene. Locale direttamente sulla spiaggia delle Ghiaie. Consigliata la cena al tramonto, con superlativa vista sul mare.