Colonne di gas dal sottosuolo marino, indaga l'Ingv

Il caso segnalato da pescatori al largo di Montecristo. "Non è di origine vulcanica"

I sorvoli sulla zona incriminata

I sorvoli sulla zona incriminata

Livorno, 25 marzo 2017 - Non è un fenomeno vulcanico, ma probabilmente quello che si chiama "vulcano di fango". E' l'ipotesi dell'Ingv, l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, riguardo alla colonna d'acqua alta diversi metri segnalata da alcuni pescatori lo scorso 16 marzo tra Pianosa e l'Isola di Montecristo, nell'arcipelago toscano.

Lo strano fenomeno era stato segnalato nella zona delle cosiddette Formiche di Montecristo: in gergo tecnico si chiama "degassamento", cioè una forte emissione di gas dal sottosuolo. Non per niente l'Ingv ha analizzato l'acqua marina e l'ha trovata particolarmente ricca di metano.

L'emissione gassosa
L'emissione gassosa

Il Dipartimento di Protezione Civile ha incaricato l’Ingv di indagare sul fenomeno; sono stati così effettuati, da parte della Capitaneria di Porto, dei sorvoli della zona interessata, e grazie a una telecamera termica è stato possibile escludere variazioni di temperatura localizzate. Poi è stata la volta dell'ispezione con mezzi sottomarini condotta dal personale Ingv di Portovenere, che non ha individuato anomalie termiche localizzate.

"Dai risultati - spiega l'istituto - si è quindi potuto escludere che il degassamento avesse origine vulcanica. L’insieme degli elementi permette di restringere il campo delle ipotesi, indicando che si tratta di un fenomeno di tipo “vulcano di fango” in cui grandi quantità di metano fuoriescono in maniera vigorosa".

Al momento l’area è interessata solo da un degassamento di modesta entità. Le ricerche andranno comunque avanti per determinare l’estensione dell’area interessata e meglio comprendere la genesi del fenomeno osservato.