Marine, prove di dialogo con i ribelli, authority e concessionariora trattano

La svolta sotto la spada di Damocle dell’ingiunzione di sgombero

Il presidente Forcieri alla marina del Canaletto

Il presidente Forcieri alla marina del Canaletto

La Spezia, 25 aprile 2016 - Svolta nella querelle della ricollocazione nella costruenda marina di Pagliari dei concessionari che, a suon di ricorsi, si sono finora opposti al trasferimento nei termini previsti dell’Autorità portuale e sono risultati «soccombenti» davanti ai giudici amministrativi, là dove questi hanno riconosciuto la legittimità degli atti del presidente Lorenzo Forcieri.

Il nuovo corso viaggia su due binari paralleli, alla ricerca della convergenza: da una parte l’ingiunzione di sgombero dalle aree del Canaletto e Fossamastra occupate in assenza di accordo alla ricollocazione (presupposto per il rinnovo della concessione demaniale), dall’altra l’apertura di un tavolo di trattativa per tentare di superare la contrapposizione che ha finora bloccato l’attuazione del piano regolare portuale che prevede il tombamento delle marine del Canaletto e Fossamastra per dare corso all’espansione dei traffici portuali.

Come? Individuano nel passaggio dal progetto generale a quello esecutivo della marina di Pagliari un percorso per verificare e assecondare, là dove è possibile e senza stravolgere il primo, le richieste dei concessionari, per permettere loro di ingoiare il rospo. Sforzo ardito sul piano tecnico ma compulsato dalla svolta politica. Questa è passata per un incontro fra le parti che è valso a gettare le basi del confronto.

Davanti a Forcieri, oltre a una rappresentanza dei concessionari, l’indomito oppositore multipiano, nel senso dei vari piani di azione battuti in questi anni per tentare di mettere sotto scacco il presidente dell’Ap, senza riuscirvi: Franco Arbasetti, rappresentante della società Vela del Canaletto, dei quartieri del Levante, dell’associazione Vas. Apertura storica? «Di sicuro è stata - dice Forcieri - una riunione molto positiva. Abbiamo illustrato il progetto del molo Pagliari e ascoltato i suggerimenti anche di quei concessionari che purtroppo fino ad oggi hanno sempre preferito adire alle vie legali anziché accettare un sicuramente più costruttivo confronto. Esiste però ora la concreta possibilità del ricomporsi di una annosa frattura. Si è infatti avviato un confronto tecnico per esaminare gli aggiustamenti proposti dai concessionari, che siano compatibili con il progetto approvato ed affidato all’impresa che ha vinto la gara, nonché con le autorizzazioni urbanistico, paesaggistiche ed ambientali e con i vincoli posti dalla Soprintendenza. Il risultato di questo lavoro verrà poi esaminato in una successiva riunione da tenersi entro la fine di aprile. Da parte nostra c’è tutta la disponibilità, nei limiti del possibile e del fattibile, a valutare le esigenze dei concessionari».

Ingiunzioni di sgombero (con termine di 90 giorni) congelate?

«Quelle sono atti dovuti sul piano amministrativo a tutela degli interessi demaniali di cui l’Ap è titolare ma, ripeto, i tempi ci sono tutti per trovare un accordo».