Due nuovi ingressi nella giunta Federici: Erba e Basile per chiudere la crisi Pd

L’area che fa riferimento al ministro Orlando e all'europarlamentare Benifei rientra così in amministrazione alla Spezia

Il ministro Andrea Orlando

Il ministro Andrea Orlando

La Spezia, 16 maggio 2016 - LA CRISI politica tutta Pd della giunta comunale della Spezia di avvia a conclusione. Salvo sorprese, sempre possibili, l’amministrazione di Massimo Federici, renziano, dovrebbe ritrovare pieno sostegno da parte di tutte le componenti del partito con l’ingresso, come assessori, di un esponente dell’area che fa capo al ministro della Giustizia Andrea Orlando e di uno dell’area dell’europarlamentare Brando Benifei. I nomi sul tavolo sono quelli di Luca Basile, orlandiano, già assessore di Federici, e di Luca Erba, benifeiano, attuale capogruppo e segretario comunale. La quadratura del cerchio dovrebbe essere raggiunta oggi ma l’ipotesi si è consolidata ieri, nella riunione di una parte dei membri della direzione provinciale: quelli che hanno sostenuto la candidatura a segretario di Federico Barli (espressione dell’area orlandiano-benifeiana) che nel congresso si è visto battuto da Federica Pecunia (area renziano-paitiana). Alla riunione era presente il ministro Andrea Orlando.

L'area Barli, per così dire, ha diffuso in serata un comunicato nel quale si accenna alla crisi della giunta spezzina: «Si è affrontato il nodo dell’attuale situazione politica-amministrativa del Comune della Spezia, con l’auspicio che si possa conseguire il superamento della crisi nell’ultimo tratto di questa difficile vicenda amministrativa. Occorre imprimere al governo cittadino un nuovo slancio rivolto a superare dibattiti incomprensibili, chiusure e a recuperare un rapporto stretto con la nostra comunità, con le sue aspirazioni e i suoi bisogni». Parole generiche ma che getterebbero le basi per mettere la parola “fine” al braccio di ferro innescato il 12 marzo dal defenestramento, da parte del sindaco, dell’assessore Andrea Stretti (renziano giudicato... poco ortodosso, subito sostituito da Federici con Mauro Bornia) e dalle conseguenti dimissioni di protesta, il 14 marzo, degli assessori orlandiani Luca Basile, Luca Natale e Alessandro Pollio.

DOPO settimane di fibrillazione, durante le quali la giunta ha rischiato la sfiducia da parte dei consiglieri comunali del Pd non renziani (10 su 14), è arrivata la vittoria di Federica Pecunia al congresso provinciale del 3 aprile (col 63% contro il 37 di Barli). E il fronte interno al partito di chi ipotizzava di far cadere la giunta Federici ha dovuto fare i conti con la realtà. Altre fibrillazioni ma, infine, l’area renzianopaitiana ha ripreso in mano la situazione: il 19 aprile il sindaco ha proceduto ad un rimpasto inserendo in squadra Laura Ruocco e Alice Parodi, qualificandole come esponenti della società civile, e accettando le dimissioni (non polemiche, ma legate a motivi personali) di Francesca Angelicchio. In quell’occasione Federici ha confermato la volontà di completare il riassetto con altri due nomi, la cui indicazione è stata lasciata alla scelta della componente di minoranza del Pd orlandiano-benifeiana. Un segnale chiaro che le trattative dentro il Pd si stavano orientando per un superamento della crisi e una ricomposizione si è avuto la sera del 20 aprile, quando la maggioranza consiliare compatta ha rigettato la mozione di sfiducia al sindaco presentata dalle opposizioni (se fosse passata, avrebbe comportato il commissariamento del Comune). IERI SERA, infine, nell’area Barli si sarebbe consolidata la volontà di garantire a Federici la conclusione del mandato, ad un anno dalle amministrative del 2017, con due ingressi in giunta. In pole position, appunto, Luca Basile e Luca Erba.