Si presenta con una tanica dal vicino. "Voglio dare fuoco alla tua casa"

La minaccia del cinquantenne: "Lascia in pace la mia compagna"

Una pattuglia della polizia (foto d’archivio)

Una pattuglia della polizia (foto d’archivio)

La Spezia, 23 luglio 2017 - Non solo ha violato le misure di sicurezza che le impediscono di allontanarsi dalla sua città e di andare alla Spezia, ma una volta in città non ha esitato a minacciare il vicino di casa della propria compagna con una tanica di benzina. Protagonista della vicenda, avvenuta nel tardo pomeriggio di venerdì in centro città, è L.N., 54 anni, napoletano residente a Firenze, arrestato dagli agenti della Volante della Polizia. Tutto è accaduto poco prima delle 20.

Ad allertare la Questura, una telefonata di un cinquantenne che, con voce concitata, chiedeva l’intervento della polizia riferendo di essere stato minacciato dal compagno della vicina di casa. C’è voluto poco ai poliziotti, una volta sul posto, per ricostruire la dinamica dei fatti. L.N. – già raggiunto dalla misura di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, col divieto di allontanamento da Firenze e un foglio di via obbligatorio dal comune della Spezia – si sarebbe presentato dal cinquantenne sbattendo con violenza i pugni sul portone e imbracciando una tanica di colore rosso, che lo stesso cinquantenne originario di Napoli riferiva essere piena di benzina pronta per essere utilizzata contro il malcapitato.

Con la minaccia, non secondaria, di lasciar perdere la propria compagna. All’arrivo degli agenti, il Noviello si era già allontanato dall’abitazione: così, non ci hanno pensato due volte bussando a casa della compagna del cinquantenne. Che, dopo aver confermato la lite e aver dichiarato che il compagno non si trovava a casa, dopo alcune resistenze ha permesso agli agenti di entrare a casa.

Dentro, ovviamente, c’era L.N., che nel frattempo si era chiuso a chiave in una stanza nel tentativo di non essere scoperto, mentre della tanica di colore rosso contenete benzina nessuna traccia. Gli agenti prendono in custodia l'uomo, lo accompagnano in Questura e, dopo gli accertamenti di rito, lo arrestano per aver violato la misura di sorveglianza disposta nel 2015 dal tribunale di Firenze. Ieri mattina, in tribunale, davanti al giudice Fabrizio Garofalo e al pm Alessandro Casseri, il processo per direttissima, con il 54enne napoletano difeso dall’avvocato Paolo Tarchi. Il giudice, che ha convalidato l‘arresto, ha ordinato gli arresti domiciliari e l’utilizzo del braccialetto elettronico, così da scongiurare evasioni dall’appartamento.

mat.mar.