Promostudi, inizia l’era Bono: “Università, impresa e merito”

L’ad di Fincantieri nominato ieri alla guida della fondazione

Giuseppe Bono, ad di Fincantieri, da ieri guida anche Promostudi

Giuseppe Bono, ad di Fincantieri, da ieri guida anche Promostudi

La Spezia, 5 ottobre 2016  - L’OBBIETTIVO, ambizioso, è fare dell’università della Spezia «un polo di formazione di eccellenza nel campo navale e nautico a livello nazionale e non solo». Per quanto riguarda il come l’obbiettivo potrà essere raggiunto, al momento Giuseppe Bono, neo presidente del consiglio di indirizzo della Fondazione Promostudi, indica genericamente un rafforzamento del collegamento tra il Marconi, il mondo dell’impresa e la ricerca. L’amministratore delegato di Fincanieri è stato nominato ieri alla guida della fondazione che coordina e gestisce il polo Marconi e subito dopo, insieme ai soci (il sindaco Massimo Federici, il presidente della Fondazione Carispezia Matteo Melley, il presidente dell’Autorità Portuale Lorenzo Forcieri, la presidente di Confindustria Francesca Cozzani e Gianfranco Bianchi per la Camera di Commercio), ha incontrato la stampa. Pochi i dettagli sulla strategia del suo mandato, ma esplicite le linee che lo ispireranno: «Non c’è nessun diritto al lavoro – ha detto tra l’altro Bono –. L’Italia è una repubblica fondata sul lavoro, deve promuovere le condizioni ma il lavoro non te lo deve dare la Repubblica, ce lo dobbiamo costruire». E, per rendere chiara l’idea che “occorre rimboccarsi le maniche” a tutti i livelli, ha rincarato la dose: «C’è un 30 per cento di studenti fuori corso. I fuori corso non devono far parte di questo polo universitario che deve essere un polo universitario d’eccellenza». E per chi non avesse capito un’altra stoccata: «Non c’è più la voglia di studiare» che c’era una volta, quando, appunto, «andare a lavorare era un conquista sociale». Bono ha anche spiegato come «nei cantieri di Muggiano e di tutta Italia abbiamo lavoro per 10 anni. Abbiamo bisogno di formare risorse umane per portare avanti questi progetti e vorrei dare una mano a formare queste risorse».

L’AD BONO succede all’ammiraglio Giuseppe Nascetti, che ha guidato Promostudi per due mandati trennali e al quale sono andati i ringraziamenti unanimi dei soci: «Ha messo in sicurezza Promostudi e il polo universitario spezzino – ha sottolineato Melley –. Ora è finita la fase della precarietà i conti sono in ordine, la compagine sociale coesa, l’università di Genova entrerà a Breve in Promostudi: ci sono le basi per attuare un sogno: diventare polo di attrazione di intelligenze». L’esigenza, adesso, è accreditare il polo spezzino a livello governativo: il sindaco Federici ha ammesso che le parole del ministro dell’università Giannini, alla Spezia in luglio, «hanno un po’ deluso» e che, quindi, la speranza è che «una figura così importante come quella di Bono possa dare all’università spezzina un maggior peso e maggior voce». Federici ha anche sottolineato l’impegno del territorio sul Marconi concretizzato nell’investimento da 10 milioni di euro sul campus universitario all’ex Falcomatà: ora serve il salto di qualità.