Arrivano i carabinieri, giovani vandali in fuga

Dopo che i residenti avevano segnalato una banda di imbrattatori in azione al Sacro Cuore

La chiesa del Sacro Cuore violata da scritte e disegni (foto Frascatore)

La chiesa del Sacro Cuore violata da scritte e disegni (foto Frascatore)

La Spezia, 8 gennaio 2017 – Alla vista delle gazzelle dei carabinieri se la sono data a gambe. Il danno, purtroppo, era già stato consumato, ma quella decina di writers in erba, probabilmente tutti minorenni, potrebbe essere ben presto individuata. E, oltre ad essere denunciata per il danneggiamento del patrimonio pubblico e privato, anche costretta a ripulire. L’offensiva dell’Arma contro chi da giorni sta deturpando via XX Settembre e le scalinate storiche è scattata venerdì sera, attorno alle 21.30. Proprio nell’edizione di ieri, La Nazione aveva raccolto lo sfogo di alcuni cittadini ed aveva effettuato un sopralluogo lungo le aree nuovamente prese di mira dai ‘vandali con la bomboletta’, dopo che alcuni palazzi, appena ripuliti dalle scritte, erano nuovamente finiti nel mirino di ‘tag’ e scritte di dubbio gusto.

Venerdì sera le attenzioni dei writers si sono concentrate sulle mura della chiesa del Sacro Cuore di Gesù, che affaccia proprio su via XX settembre, a pochi passi dall’ascensore che unisce l’area collinare al centro città. L’edificio religioso, già in passato era stato preso di mira dalle vernici spray. Qualcuno però ha notato la ‘vena artistica’ di quel gruppetto di ragazzi che, vestiti con felpe e cappucci e armati di bombolette, da qualche minuto stavano imbrattando la chiesa.

Immediata è scattata la telefonata al 112 da parte di un cittadino, uno dei tanti ormai stufi di vedere il patrimonio pubblico e privato costantemente deturpato. In pochi minuti due gazzelle del comando spezzino si sono dirette sul posto: proprio all’arrivo dei militari, i giovanissimi se la sono data a gambe, dimenticando sul posto persino le birre (alcune ancora chiuse) per riuscire ad evitare l’identificazione e la denuncia. I militari, dopo aver preso atto delle nuove scritte appena realizzate sui muri perimetrali dell’edificio religioso – simboli, alcune sigle e una frase, incisa con lo spray di colore nero, “Sogni che si infrangono” –, hanno esteso le ricerche nelle zone immediatamente adiacenti alla chiesa, rintracciando tre spezzini minorenni.

I ragazzini, che una volta accompagnati assieme ai rispettivi genitori in caserma hanno dichiarato e dimostrato di non aver commesso il fatto, non sono stati denunciati. I tre sono stati identificati e, una volta ascoltati dai militari, sono stati ‘riconsegnati’ alle rispettive famiglie. Le indagini, tuttavia, procedono spedite, grazie alla raccolta di alcune testimonianze: non è escluso che già nei prossimi giorni possano esserci sviluppi, con il gruppetto di imbrattatori che potrebbe essere individuato, denunciato e... obbligato a ripulire i muri deturpati.

Matteo Marcello