Sequestrate decine di medicinali scaduti

Li aveva il veterinario denunciato per aver iniettato un antirabbico ‘guasto’ a un cane

Labrador

Labrador

La Spezia, 22 ottobre 2014 -  ERA già finito nei guai nei mesi scorsi, sorpreso dalla Forestale a operare in un locale senza le necessarie autorizzazioni. Ora, dovrà difendersi anche dal l’accusa di aver iniettato a un cane un vaccino antirabbico scaduto. Protagonista, un noto m edico veterinario spezzino di 40 anni, denunciato dal nucleo operativo del Cites del Corpo forestale dello Stato per detenzione e somministrazione di medicinali guasti. L’episodio, avvenuto qualche tempo fa, è culminato nei giorni scorsi con la perquisizione della forestale ordinata dal Pm Giovanni Maddaleni che ha portato al sequestro di una trentina di medicinali scaduti, tra cui altre diciannove fiale di vaccino antirabbico scadute lo scorso 31 dicembre. Al medico, gli agenti e i medici del servizio veterinario dell’Asl spezzina sono arrivati grazie al passaporto dell’animale, un b el esemplare di labrador che assieme al la padrona avrebbe dovuto partire alla volta di uno stato europeo. Proprio dai controlli effettuati sul passaporto dell’animale, recante la situazione sanitaria del cane e i vaccini effettuati, i medici hanno scoperto che il vaccino antirabbico somministrato all’animale era già scaduto. In pratica, l’animale era stato sottoposto al vaccino qualche mese dopo la scadenza dello stesso: fatto, questo, che pregiudicava la stessa “copertura” del labrador rispetto alla temutissima malattia virale, e che esponeva al rischio di poter contrarre la rabbia non solo lo stesso cane ma anche l’uomo. Attraverso il codice che identifica le singole dosi di antidoto, il personale dell’Asl e gli agenti del Cites hanno individuato la partita di medicinali già “attenzionata” dalla Forestale durante la prima operazione. A seguito degli accertamenti, è emerso che molti farmaci erano scaduti e che molti altri erano detenuti nello studio con modalità inidonee ad assicurare la loro corretta conservazione. Per alcuni, inoltre, non era stata correttamente seguita la vendita da parte della farmacia di Genova presso il quale il medico aveva acquistato i vaccini: per entrambi, sono scattate sanzioni aministrative per svariate migliaia di euro.