"Lupo ucciso, ricompensa di cinquemila euro a chi trova il colpevole"

La Lav mette la «taglia» sull'animale lasciato in piazza a Semproniano

Il lupo trovato ucciso qualche mese fa nella piazza di Roccalbegna

Il lupo trovato ucciso qualche mese fa nella piazza di Roccalbegna

Grosseto, 29 luglio 2014 - UNA FUCILATA. Nella spalla destra. Che lo ha fatto stramazzare al suolo. E’ una vera e propria mattanza quella che in Maremma sembrava aver rallentato e che invece, in piena estate, torna prepotente agli onori delle cronache. L’ultimo caso di macabra uccisione di un lupo si è verificato nella notte tra sabato e domenica a nord delle Colline del Fiora, a Semproniano. E’ stato proprio nella piazza del paese (dove in questi giorni si sta svolgendo la festa della trebbiatura) che i paesani la mattina di domenica si sono svegliati con la macabra sorpresa: una carcassa di lupo uccisa a fucilate lasciata nel posto più frequentato. Come l’ennesimo avvertimento di chi vuol tenere più lontano possibile gli animali dalla pastorizia, il vero motore economico della zona. L’animale è stato immediatamente preso in consegna dai carabinieri che lo hanno trasportato al Crasm di Semproniano in attesa del trasferimento all’istituto zooprofillatico di Grosseto. Sarà proprio negli uffici di via Europa che verranno effettuate le analisi del dna dell’animale. Da una prima ricostruzione pare però che la carcassa appartenga veramente ad un lupo maschio adulto. Sono undici (dopo l’ultimo caso a Semproniano) i casi — accertati — di un fenomeno che ha avuto il suo culmine tra dicembre e febbraio quando gli operai del comune di Scansano ritrovarono una testa mozzata di lupo appesa ad un cartello stradario sulla rotatoria di ingresso al paese.

IL MACABRO ritrovamento, come era facile attendersi, ha scatenato un vespaio di polemiche soprattutto tra gli animalisti. La Lav, la lega antivivisezione, ha addirittura messo una «taglia» di 5mila euro per chi fornirà informazioni utili ad identificare i responsabili della morte del lupo ucciso, e di qualunque degli altri lupi e canidi uccisi con lacci, fucilate e bastonate da marzo 2013 ad oggi in provincia di Grosseto. La Lav ha anche deciso di scrivere al procuratore capo Francesco Verusio sollecitando un’azione investigativa che permetta di mettere fine a una strage che si sta portando avanti con modalità da criminalità organizzata.

«SIAMO convinti che una forma di omertà copra i responsabili di queste orribili azioni, che per la maggior parte sono concentrate in pochi Comuni – ha dichiarato Giacomo Bottinelli, responsabile Lav Grosseto – ed è proprio questo muro che dobbiamo abbattere, anche per ripristinare un’immagine civile della Maremma. Quest’ultimo caso arriva peraltro proprio nel pieno della stagione turistica amplificando le ripercussioni negative. In Regione la Lav fa parte del tavolo tecnico per la prevenzione alle predazioni – aggiunge Bottinelli – ed ha presentato alcuni giorni fa un pacchetto di proposte per la riduzione del randagismo canino, ma evidentemente gli sforzi comuni per raggiungere obiettivi concreti — e il recente stanziamento di ben quattro milioni di euro da parte della Regione — non possono che essere danneggiati da questi atti violenti e criminali, dai quali tutta la Maremma civile deve prendere le distanze e contribuire a far punire esecutori e mandanti».