Tramvia in via dello Statuto: sos per gli alberi. Parte la mobilitazione

Sul tronco di otto lecci i residenti hanno attaccato un cartello con il proprio nome / LE FOTO / DOPPI TURNI PER RECUPERARE I RITARDI (FOTO)

Alberi in via

Pressphoto,Firenze Adotto un albero in via dello statuto Foto Moggi Gianluca/NEWPRESSPHOTO

Firenze, 2 ottobre 2014 - LA TREGUA fra Palazzo Vecchio e i no tram di Statuto è appesa a un albero. Tagliarlo rischia di far saltare il caos calmo cresciuto fra comitati e amministrazione durante le ferie. E far ripartire la «guerrilla» del verde interrotta dall'estate. Un freno ulteriore che potrebbe pesare sulla già rallentata tabella di marcia del ponte Bailey di via XX settembre: due mesi di ritardo rispetto all'apertura fissata nel cronoprogramma. La prossima battaglia nell'agenda dei comitati infatti sarà contro la massiccia campagna abbattimento alberi prevista nelle carte della Tram, la società concessionaria dei lavori. A partire da quelli di via dello Statuto. Le loro chiome sono incompatibili col passaggio dei fili della linea 3 Careggi-Smn. L'abbattimento è fissato per i prossimi mesi ma i cittadini hanno già iniziato ad affilare le armi. Ieri il primo blitz post-estivo del coordinamento 20 Gennaio in difesa degli otto lecci di via dello Statuto: sul tronco di ogni pianta i residenti hanno attaccato un cartello con scritto il nome di un membro del coordinamento no tram. Adele, Sandro, Beatrice e Francesco. IL MESSAGGIO del «battesimo» di gruppo: le piante sono persone. «Un gesto d'amore – spiegano – per far capire all'amministrazione che queste piante sono come persone e abbatterle equivale a uccidere una forma di vita». Il progetto di Palazzo Vecchio in realtà prevede la sostituzione, a lavori ultimati, di ogni pianta con un albero di 8 metri di altezza e 10 anni di vita. La linea 3 della tramvia infatti imbucherà via dello Statuto sfilando al centro della carreggiata, affiancata da un «prato» di ghiaia colorata, in cui sorgeranno, ogni 7 metri, carpini betulla. La scommessa green del Comune non finisce qui: nell'area spartitraffico tra viale Milton e viale Strozzi è previsto un giardino pensile di 4mila metri quadrati che circonderà la Fortezza spedendo le auto nei due tunnel sotterranei che saranno costruiti a 7 metri di profondità. I binari invece correranno lungo un prato verde. Ma il traguardo è lontano, la green revolution non convince i no tram. E la pazienza dei cittadini dello Statuto è quasi al capolinea. «PRIMA che gli alberi vengano ripiantati – dicono – passeranno mesi mentre queste piante hanno chiome importanti e radici quasi secolari. Se poi il risultato deve essere quello di viale Morgagni con gelsi nani al posto di platani, ci opporremo con tutte le forze. Nel frattempo – aggiungono – stiamo valutando l'ipotesi di una perizia di parte per capire se i lavori del ponte bailey possano causare problemi di staticità alle abitazioni di via XX settembre e viale Milton». PALAZZO VECCHIO per ora tira dritto. L'amministrazione ha garantito che lungo la direttiva Statuto il saldo delle chiome sarà positivo: 16 alberi abbattuti e 19 ripiantati. Il saldo invece avrà segno meno sull'altra sponda del Mugnone lungo viale Milton. Qui a cadere saranno 40 alberi e 34 i ripiantati. In totale invece lungo il percorso delle linee 2 e 3, secondo il progetto, saranno piantati 52 alberi in più rispetto al numero attuale, con 231 reimpianti e 179 abbattimenti.

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