Leopolda 8, "presenze da record". Attesa per la chiusura di Renzi

Tanti momenti di confronto nella kermesse nella ex stazione fiorentina. L'intervento del segretario del Pd è previsto per domenica 26 novembre alle 12

Un momento della Leopolda 8 (New Press Photo)

Un momento della Leopolda 8 (New Press Photo)

Firenze, 25 novembre 2017 - Si è chiusa la seconda giornata della Leopolda 8, l'appuntamento che Matteo Renzi e il Pd si sono dati per l'ottavo anno consecutivo alla Stazione Leopolda di Firenze. Gli organizzatori non nascondono la soddisfazione per il successo di questa edizione. Secondo quanto riporta un comunicato emesso dall'ufficio stampa della manifestazione politica nella seconda giornata di lavori della kermesse, gli accessi all'interno della stazione sono aumentati di circa il 5% rispetto allo stesso momento della scorsa edizione. Nello specifico, la prima serata della Leopolda 2017' (quella di venerdì 24 novembre) è stata la più affollata di sempre, con gli organizzatori 'costretti' ad aggiungere numerose altre file di posti a sedere rispetto a quelli originariamente previsti nella sala principale dell'ex stazione ferroviaria di Firenze.

La seconda giornata dei lavori della Leopolda ha visto intervenire sul palco  i ministri Dario Franceschini e Marco Minniti e la sottosegretaria Maria Elena Boschi.  Ora, occhi puntati e grande attesa per l'iultima giornata, quella di domenica 26 novembre: i lavori riprenderanno domani alle 9.30, l'intervento di chiusura di Matteo Renzi è previsto intorno alle 12.

E quella che si chiuderà con il discorso di Renzi è una Leopolda "della ripartenza", come ha sottolineato il deputato Pd Matteo Richetti. Una Leopolda, continua Richetti "che vuole dare un contributo di proposte progettuali a quello che sara' il lavoro delle forze politiche". Nella serata di apertura, quella di venerdì, si è parlato della lotta alle fake news, mentre Renzi ha sottolineato come, nonostante le accuse di una Leopolda fiacca, "Siamo ancora qui, siamo in migliaia". Diversi gli esponenti del Governo in questa seconda giornata, tra i quali il ministro dell'Interno Marco Minniti e quello dei Beni Culturali Franceschini. Organizzato fin nei dettagli l'apparato social e internet, con anche una diretta streaming dell'evento e un hashtag, #Leopolda8, entrato nei trending topics fin da venerdì sera. Ma ecco la cronaca della giornata con tutti i protagonisti. 

LA PAROLA AL MINISTRO MINNITI - Intorno alle 17.20 sale sul palco il ministro Minniti (L'ARTICOLO). La sicurezza è il tema del suo discorso sul palco della Leopolda. "Sicurezza è tutela dei più deboli - dice Minniti - Una piazza è sicura se ci sono le forze di polizia, se ci sono politiche urbanistiche, se ci sono politiche di inclusione sociale". "Dobbiamo dire un gigantesco no alla violenza - ha poi detto Minniti - Una violenza brutale e senza ragione lega nel ricordo delle vittime la giornata della violenza contro le donne all'attacco terroristico in Egitto. Per questo dobbiamo dire con chiarezza un gigantesco no, nessuno ci intimidirà su nostri diritti e sulle nostre libertà. La parola violenza evoca un'altra parola che e' il suo antidoto: sicurezza, che è un alto concetto democratico".

SUL PALCO TANTE STORIE, C'E' ANCHE L'EX SINDACO ANTIMAFIA - Il pomeriggio del secondo giorno della Leopolda è anche dedicato alle storie. Le storie piccole e grandi di eroi quotidiani. Come quella dell'ex sindaco di Rizziconi, in provincia di Reggio Calabria, che nel 2014 ha fatto arrestare diversi esponenti della 'Ndrangheta della famiglia Crea. 

FRANCESCHINI SUL PALCO CON RENZI - Nel pomeriggio sono saliti sul palco insieme il segretario Matteo Renzi e il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini. "Se i millennials lo permettono - ha detto Renzi - vorrei intervistarlo io sui temi della cultura. Non c'è cosa più grande di aver detto un euro in sicurezza un euro in cultura". Renzi e Franceschini hanno dialogato su quello che in questi anni è stato fatto per la Cultura, dall'art bonus alla nomina dei direttori per alcune importanti strutture. Franceschini ha rilanciato l'idea dell'Italia come un grande museo diffuso, introducendo l'anno dei cammini e dei borghi, mentre "il 2019 sarà l'anno del turismo lento". 

LOTTI: "RITROVIAMOCI SULLE IDEE" - "Credo ad un'idea di centrosinistra unito, non sui nomi, ma sulle proposte, non sui nomi, ma sulle idee. Sulle idee prossimo ritrovarci tutti insieme": sono le parole del ministro dello Sport Luca Lotti, intervenuto alla Leopolda. "Mi auguro che si possa parlare di programmi e di progetti, in modo che si possa costruire un programma di base", ha poi commentato il ministro.

PINOTTI: "NESSUNO SVENDE DIFESA EUROPA" - «Qualcuno dice che svendiamo la difesa all'Europa, nessuno pensa di smantellare la difesa italiana peraltro in un momento in cui si lotta contro il terrorismo internazionale» contro il quale, però, «nessuno Stato potrebbe avere tutto quello che serve». Lo ha detto la ministra della Difesa Roberta Pinotti parlando al tavolo tematico «Difesa dell'Europa, una missione comune». Pinotti anche sottolineato l'importanza di «fare lavorare insieme le intelligence» ribadendo che «la difesa non è la guerra» e che «l'Europa per la sua storia deve avere una difesa europea».

IL SECONDO GIRO DI TAVOLI -  Un secondo 'girò di tavoli alla Leopolda è partito poco dopo mezzogiorno: tra i conduttori delle nuove discussioni tematiche, 44 in totale, c'è il ministro della Difesa Roberta Pinotti (La difesa dell'Europa, missione comune), il ministro per lo Sport Luca Lotti (sport, diritto di tutti) ed altri numerosi rappresentati dell'esecutivo. Tra questi, il viceministro all'Agricoltura Andrea Olivero (contraffazione alimentare), il Viceministro per lo sviluppo Economico Teresa Bellanova (politiche sul lavoro), il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Angelo Rughetti (riforma Pa), il Sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore (Per una giustizia giusta), il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio Sandro Gozi (la sfida europea ai populismi), Davide Faraone sottosegretario alla Sanità (disabilità e inclusione).

GLI ARGOMENTI DEI TAVOLI - Spazio ai tavoli, in tutto 43, in questa seconda giornata. Tavoli che come ogni anno poi forniranno le cento idee per il futuro del Partito Democratico e dell'Italia. Ogni tavolo ha un suo relatore. Tanti gli argomenti: il sud e la mafia, la mobilità sostenibile, il femminicidio, l'economia circolare. Tra i moderatori dei tavoli deputati e senatori dem tra cui Roberto Giachetti, Federico Gelli, Rosa Maria Di Giorgi, Lorenza Bonaccorsi e l'ex deputata M5s Gessica Rostellato poi passata al Pd.

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POLETTI E IL LAVORO: "CONOSCENZA E SAPERE ELEMENTI ESSENZIALI" - Dobbiamo occuparci dei lavoratori che stanno continuando nelle loro attività tradizionali, come il muratore e il facchino, tenendo conto delle nuove professioni. Conoscenza e sapere saranno elementi essenziali. Se sapremo integrare società, impresa e lavoro sapremo dare delle risposte efficaci", dice il ministro del lavoro Giuliano Poletti, relatore del tavolo in cui si parla appunto di occupazione. Poletti ha poi parlato del caso Amazon: "La logistica, cioe' la movimentazione dei beni, è nel nostro Paese l'esempio più clamoroso del contrasto potenziale fra il massimo della tecnologia, cioè il magazzino automatizzato, l'acquisto online, l'algoritmo che regola dove passa il 'camioncino' per portare il pacchettino a casa, e dall'altra parte il massimo della problematicità sul lavoro".

"Una cosa, quindi - aggiunge- che ha in se' il massimo dell'innovatività e il massimo dello sfruttamento finanziario". Poletti invita a "governare questi processi, a dargli un esito socialmente positivo", che "non è impedire la tecnologia e l'innovazione, ma è usarle razionalmente, positivamente per il senso umano della vita delle persone".

Molto partecipato il tavolo in cui si parla di vaccini: qui la relatrice è Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana, che parla della necessità di diffondere notizie corrette in merito alle vaccinazioni per combattere quelle fake news che rappresentano proprio uno dei temi della Leopolda 8.

L'ATMOSFERA - Una Leopolda che toglie gli orpelli e si mette giacca e cravatta quella del 2017. Stile asciutto, pochi simboli in giro, molti tavoli, voglia appunto di ripartire. Negli anni scorsi gli oggetti iconici erano stati molti di più: dalla lambretta al garage di Steve Jobs, tanto per citarne alcuni. Un'edizione che vede la presenza di molti Millennials, i nati tra gli anni Ottanta e i Duemila, quella fascia tra i 18 e i 35 anni che sono un po' i protagonisti della kermesse fiorentina. 

IL BUFFET - Negli anni scorsi il contributo per entrare era obbligatorio. Quest'anno invece è facoltativo. Anche per il buffet,  Il menù è più o meno lo stesso degli anni precedenti. Toscano naturalmente, con i crostini e gli affettati, le mozzarelle e il cavolfiore gratinato. Arista e scaglie di parmigiano.

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