Ruspe e transenne, Novoli in tilt. E le code arrivano all’autostrada

Traffico paralizzato, mattinata di passione. La rabbia dei residenti

La strettoia di via di Novoli è presidata dai vigili, ma il traffico è rimasto bloccato a lungo

La strettoia di via di Novoli è presidata dai vigili, ma il traffico è rimasto bloccato a lungo

Firenze, 28 ottobre 2014 - LUNEDÌ di passione per chi ha deciso di spostarsi in auto da Firenze Nord. I lavori per la tramvia, che hanno reso via di Novoli un vero e proprio cantiere a cielo aperto, hanno portato in dote lunghe code e vibranti proteste di residenti e commercianti. La situazione appariva complicata già sabato scorso. Il restringimento della carreggiata da entrambi i lati, che nel tratto che va dal centro commerciale San Donato fino agli uffici della Regione, ha di fatto dimezzato lo spazio per le auto e gli autobus, ha creato inevitabili disagi. Ieri mattina, già dalle otto e mezzo, le code partivano fin dall’uscita dell’autostrada e, dal lato opposto, da viale Redi. La situazione, già critica normalmente, è diventata drammatica con il sopraggiungere dei bus dell’Ataf e delle ambulanze. Come già capitato tre giorni fa, anche ieri mattina un mezzo di soccorso, con tanto di sirene accese, ha dovuto passare sopra i dissuasori che delimitano il tratto di cantiere, al momento sgombro da operai.

UNA SITUAZIONE oggettivamente complicata, che è stata vissuta, da residenti, passanti, commercianti e pendolari, con stati d’animo assai diversi. Si è passati da chi si è attaccato al clacson, innervosito dall’attesa e speranzoso che quel gesto potesse cambiare lo stato delle cose, a chi ha ricordato come i lavori portino, inevitabilmente, dei disagi. “Da quando c’è la tramvia la vita di chi vive a Scandicci è cambiata radicalmente – ha sottolineato Erika Baldi, 26 anni, studentessa –. Io sono convinta che Firenze trarrà grandi benefici da quest’opera. È ovvio però che i tempi dei lavori debbano essere certi e rispettati». Il riferimento al rispetto della tempistica è una costante, tra commercianti e residenti, tra i fan del ferro e i critici assolutisti. In molti chiedono che i turni degli operai aumentino, facendoli lavorare magari anche di notte. «Alle otto e mezzo di questa mattina non c’era mezza persona sul cantiere – ha detto Marco Sguzzi, 39 anni, impiegato –. Qui il disagio è per tutti elevatissimo, ormai spostarsi in auto in via di Novoli è diventato impossibile. Mi sembrerebbe un atto di buon senso che la nostra amministrazione controllasse con più gelo l’andamento dei lavori». Sarà la noia del traffico, saranno gli appelli del sindaco Nardella, sarà che il clima è ancora favorevole, ma risulta evidente agli occhi di un buon osservatore come il numero di utenti in bicicletta sia raddoppiato nelle ultime settantadue ore. Magie della tramvia. di CHRISTIAN CAMPIGLI

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