Leopoldo Gori
Firenze

Il labrador Sirio e il micio Birillo: due grandissimi amici

Non sempre cane e gatto sono nemici. Ecco una bellissima storia

Il labrador Sirio

Il labrador Sirio

Firenze, 21 agosto 2015 - Cane e gatto in eterna lotta? Macché, esiste anche il contrario e lo troviamo in questa piccola, emozionante storia vera. Un cane che muore lascia molti ricordi. Il sottoscritto – che all’inizio si opponeva all’accoglienza in casa del cucciolo delle figlie – è poi divenuto padrone amoroso di questo Labrador nero chiamato Sirio (nella foto).

Sono trascorsi undici anni con un quadrupede buono e particolarmente sensibile: a volte pareva leggesse nei meandri delle mie endorfine, fiutando gli sbalzi dei miei umori o condividendo a colpi di coda e con le pupille rivolte verso le mie la gioia delle numerose uscite fra Coverciano e San Salvi (dove purtroppo non tutti i padroni e le padrone usano paletta e sacchetto …). Sì, poi il tempo passa e, come succede fra gli umani, anche nel mondo dei cani quel che non accade in 11 anni poi avviene in un giorno. Cioè a dire che anche Sirio se ne è andato a scodinzolare nei prati della “Coverciano celeste”. Ma qualche tempo prima che la malattia lo portasse via, ha voluto dimostrare un amore per il diverso che spesso l’uomo non riesce a sperimentare in tutta la vita.

Aveva vissuto per anni nello stesso appartamento con un gatto bianco chiamato Birillo (morto molto tempo prima di lui). Dopo la scomparsa del gatto, per tante notti Sirio aveva dormito accanto alla cuccia di Birillo, come se volesse tenergliela in custodia. Un giorno, in fondo alle scale, passò un gatto che miagolava nello stesso modo del defunto Birillo: allora Sirio, scattato sulle quattro zampe, ne alzò una per abbassare la maniglia della porta e … giù per le sei rampe di scale in cerca dell’amico gatto. Che ovviamente non trovò, anche perché il sosia era già scappato, e si adattò ad essere riagganciato al mio guinzaglio. Ma la sua eccezionale simpatia per i gatti è comunque durata sino alla fine: in clinica, la sera prima dell’operazione che non lo farà risvegliare, volle entrare a far la cuccia accanto alle gabbie dei gatti ricoverati. Mentre scodinzolava per gli amici felini, per l’ultima volta vedemmo brillare per noi le sue pupille nere.

 

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