
Vincenzo Montella
Firenze, 15 maggio 2015 - Cosa c'è di peggio di un'umiliante eliminazione dall'Europa League, con un brutto capitombolo in casa? Di peggio ci sono le velenose polemiche del dopo-partita e la spaccatura tra allenatore e tifosi proprio nel bel mezzo della volata finale per non fallire anche l'ultimo risultato possibile (il minimo stagionale), ovvero l'accesso alla prossima Europa League. Le parole di Vincenzo Montella nel dopo Fiorentina-Siviglia ( ("fischi immeritati, i tifosi non hanno capito la nostra dimensione, ora Firenze può perdere giocatori importanti...") hanno creato grande irritazione nella proprietà e hanno fatto infuriare i tifosi.
Nel dire, a proposito del futuro, "può darsi pure che non mi riconfermino se si aspettano di più", Montella sembra aver aperto a un suo addio, o forse (come ha provato a spiegare Andrea Della Valle). si tratta di parole dette a caldo e poi ci ripenserà e ci sarà un chiarimento. A ogni modo, a vedere dall'esterno, il rapporto sembra fortemente incrinato e così si scatena di nuovo il toto-allenatori per la prossima stagione nel caso in cui, davvero, dovesse concretizzarsi la partenza di Montella, al momento, comunque, non scontata.
Favoriti sono due allenatori emergenti (proprio come era Montella al suo arrivo a Firenze, reduce da Catania) come Eusebio Di Francesco (che sta facendo bene al Sassuolo) e Maurizio Sarri, artefice del "miracolo" Empoli. Due tecnici che amano il bel gioco e questo rientrerebbe nella linea della società viola. Oltretutto, Sarri è anche "di casa", essendo di Figline Valdarno. Altro tecnico "di casa" è Luciano Spalletti, oltretutto molto legato ai colori viola, ma qui si tratterebbe di puntare sui allenatore di prima fascia, con un ingaggio importamnte e, soprattutto, con la necessità di una campagna acquisti ambiziosa. Al momento, però, il tecnico viola anche per la prossima stagione è sempre Vincenzo Montella: si ricucirà lo strappo del dopopartita di Fiorentina-Siviglia? Vedremo...
Intanto, come detto, i tifosi reagiscono alle parole di Montella e sul web si scatenano le proteste, anche se in molti non condividono i cori di scherno ("fate ridere") partiti dalla Curva Fiesole verso la squadra. Al centro delle polemiche, comunque, ci sono le frasi del tecnico viola. Così, il presidente dell'Associazione Centro Coordinamento Viola Club, Filippo Pucci, intervistato da Viola News non le manda a dire: "Dopo un 3-0 e una prestazione pessima, non è facile riempire lo stadio. Noi lo abbiamo fatto, il Franchi era una bolgia. Il problema è che questa squadra da un mese e mezzo prende 2-3 gol a partita, offre prestazioni scadenti e dopo 20 minuti l’atmosfera che si era venuta a creare era già inutile. La contestazione? Usiamo ironia, l’ironia fiorentina che da sempre ci contraddistingue e che forse qualcuno non capisce. Di fronte ad una situazione del genere si può fischiare e non c’è niente di male. Forse Montella non ricorda cosa succede a Roma e Napoli, dove ti aspettano dopo la partita e sono problemi. C’è da tirare un bel sospirone prima di parlare. Lui dice che non siamo consapevoli della nostra dimensione? Benissimo, allora ci venga a spiegare qual è. Le parole ad effetto non servono a niente, non risolvono il problema. Non serve un chiarimento da parte della società, vogliamo un chiarimento da Montella. Si è esposto lui, siamo noi a dire che non c’è riconoscenza e ora vogliamo una risposta. Ho sentito Montella affermare che la Fiorentina ha dato più di quello che ha ricevuto, sono perplesso: non è così, a questa squadra è stato concesso tutto. Dopo aver buttato via la partita con la Juve in Coppa Italia, abbiamo applaudito. Abbiamo festeggiato la qualificazione contro la Roma, non era niente di straordinario. Siamo fatti così”.