Turista morto in Santa Croce, basilica chiusa per lutto. I frati in preghiera

Il ministro Franceschini: "L'indagine farà chiarezza sulle responsabilità"

Turisti all'esterno della basilica di Santa Croce (Ansa)

Turisti all'esterno della basilica di Santa Croce (Ansa)

Firenze, 20 ottobre 2017 - Una messa in suffragio per Daniel Testor Schnell, il turista catalano di 52 anni morto giovedì mentre visitava la basilica di Santa Croce a Firenze dopo essere stato colpito da un frammento di un capitello precipitato dal soffitto, è stata celebrata dai frati francescani del convento di Santa Croce.

"Il tragico incidente",, spiega fra' Paolo Bocci, guardiano della comunità, ha lasciato i religiosi "nella sofferenza e nello sconcerto". Durante il tentativo di rianimazione di Schnell, prosegue, "ci siamo prodigati per dare conforto e sostegno alla moglie. Subito dopo ci siamo radunati in preghiera per celebrare una santa messa in suffragio per l'anima del defunto. Esprimiamo tutta la vicinanza alla moglie e ai figli, implorando dal Signore misericordia per questo nostro fratello e affidando la sua anima all'intercessione del nostro padre San Francesco".

Intanto sul sito della basilica si legge: "In segno di lutto, il Complesso monumentale di Santa Croce il 20 ottobre resterà chiuso al pubblico. Attoniti per quanto accaduto, la Presidente, il Consiglio di Amministrazione, la Direzione e tutto lo staff dell'Opera di Santa Croce esprimono il loro più propfondo cordoglio ai parenti della vittima e offrono la massima collaborazione alle autorità impegnate nello svolgimento delle indagini".

IL MINISTRO FRANCESCHINI - Intanto il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini commenta: "Serve un'inchiesta rapida per capire come sia potuto accadere questo fatto drammatico". Lo ha dichiarato alla Stampa, aggiungendo: "L'Italia ha anche bisogno di più risorse economiche per la tutela del suo patrimonio, da parte dello Stato e dei privati. Appena appresa la notizia - fa sapere Franceschini - ho chiamato il segretario generale del ministero, per fare verifiche rispetto alle diverse competenze sull'immobile, che è di proprietà del Fondo edifici di culto del ministero degli Interni, ma su cui ci sono accordi per la manutenzione e il restauro. Adesso mi sembra il momento di capire fino in fondo la dinamica. Ci saranno indagini da parte della magistratura per comprendere come sia potuto accadere questo fatto drammatico, ma anche se ci sono responsabilità dal punto di vista della manutenzione e chi doveva farla".

"L'Italia - spiega Franceschini - ha bisogno di più risorse economiche, anche se le abbiamo già moltiplicate. Siamo passati da 40 milioni di euro nel capitolo del bilancio per la manutenzione del patrimonio vincolato, a somme già stanziate per quasi tre miliardi, tra fondi italiani ed europei. Quindi c'è stato già un grande salto di qualità. A questo poi si sommano le risorse trovate fra i privati attraverso l'art bonus, che sono ormai quasi 200 milioni. Ciò dimostra che c'è stata una grandissima crescita dal punto di vista economico. Poi servono le risorse umane, cioè avere personale qualificato per le sovrintendenze, tecnici, specialisti. Stiamo completando le assunzioni. Ne abbiamo già deliberate 800 nuove, che stanno avvenendo, e spero che questo numero crescerà molto presto".

CODACONS - Per il Codacons la morte del turista spagnolo non è "solo una tragedia evitabile, ma anche un enorme danno per il turismo italiano e per l'immagine del nostro Paese all'estero". "Non si può morire visitando una chiesa storica, peraltro sottoposta a controlli e verifiche costanti, che ogni giorno registra migliaia di presenze", sostiene il presidente dell'associazione, Carlo Rienzi. "E' un incidente intollerabile sul quale la magistratura dovrà fare piena chiarezza, indagando sul fronte della manutenzione e dei controlli di sicurezza che, a quanto si apprende, erano stati eseguiti solo pochi giorni fa. Vogliamo capire se ci siano stati errori o responsabilità che abbiano contribuito a determinare la morte del turista spagnolo, e in tal senso il Codacons si costituirà parte offesa nell'inchiesta aperta dalla Procura di Firenze, in rappresentanza della collettività".

 

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