Rock e Pop, ecco i treni del futuro / VIDEO

Presentati in piazza della Repubblica, entreranno in servizio nel 2019

I nuovi treni presentati a Firenze (foto Gianluca Moggi/New Pressphoto)

I nuovi treni presentati a Firenze (foto Gianluca Moggi/New Pressphoto)

Firenze, 1 dicembre 2017 - È stato ufficialmente inaugurato il villaggio Trenitalia in piazza della Repubblica, a Firenze, con i modelli in scala 1:1 dei nuovi treni Pop e Rock, che resterà nel cuore della città fino a sabato e che entreranno in servizio dalla primavera 2019.

Insieme al sindaco Dario Nardella e al presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani c’erano i vertici di Fs Italiane e Trenitalia, che insieme ai rappresentanti delle istituzioni hanno celebrato la tappa fiorentina: erano presenti Renato Mazzoncini, amministratore delegato di FS Italiane, insieme a Tiziano Onesti e Orazio Iacono, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Trenitalia,Vincenzo Ceccarelli, assessore ai trasporti Regione Toscana, e Maurizio Manfellotto e Michele Viale, rispettivamente amministratore delegato di Hitachi Rail Italy e Alstom Italia.

Cittadini, pendolari, viaggiatori e tutti gli stakeholder toscani nel Villaggio #lamusicastacambiando – fino a sabato 2 dicembre, dalle 10 alle 20 – potranno salire a bordo per conoscere e apprezzare nel dettaglio le caratteristiche tecniche e tecnologiche dei nuovi Rock e Pop: dalla cabina di guida ai nuovi sedili, dalle toilette alla postazione per i viaggiatori in carrozzina, dai monitor di bordo ai portabici, il tutto assemblato, a scopo illustrativo, in una sezione di treno inferiore ai 20 metri. Grazie a un apposito configuratore sarà anche possibile modificare virtualmente gli interni del treno, così come potranno fare le Regioni committenti del servizio, adattandoli alla vocazione del territorio e alle esigenze dei clienti.

Più comodi, più sostenibili e più accessibili - anche alle persone a mobilità ridotta e con disabilità – i nuovi Rock e Pop, attualmente in costruzione negli stabilimenti italiani di Hitachi Rail Italy e Alstom Italia, alle quali è stata aggiudicata la fornitura al termine di una gara internazionale, saranno consegnati nelle varie regioni d’Italia a partire dalla primavera del 2019. L’arrivo dei Rock e dei Pop si inserisce in una strategia complessiva di rilancio del trasporto ferroviario regionale coerente con la cura del ferro voluta dal ministro Graziano Delrio per sviluppare e sostenere un nuovo modo di muoversi che privilegi, rispetto all’auto privata, una mobilità collettiva, integrata e sostenibile. Una cura che Trenitalia ha già avviato ed è riconosciuta anche da un’ampia parte dei suoi clienti che, nelle indagini demoscopiche condotte da società esterne, mostra di apprezzare il miglioramento del servizio.

A dichiararsi soddisfatti del viaggio nel suo complesso (puntualità, pulizia, comfort, informazioni e permanenza a bordo) è oggi, infatti, l’82,6 per cento dei clienti interpellati, ossia un 11,5 per cento in più rispetto a tre anni fa, con punte del +18,5 per cento per la pulizia e del +16,7 per cento per la puntualità (dati 2017 vs 2014). La Toscana è tra le regioni italiane che ha dimostrato, negli corso degli anni, di credere molto nell’importanza della mobilità ferroviaria, investendo adeguate risorse e programmando con attenzione l’offerta dei suoi servizi. In questa regione infatti oltre il 91 per cento delle corse arriva a destinazione in orario e la soddisfazione complessiva dei pendolari Trenitalia è cresciuta del 10,5 per cento arrivando all’85 per cento con punte del +19 per la puntualità e del +14,5 per la pulizia (dati 2017 vs 2014).

Le cancellazioni nello stesso periodo si sono ridotte del 41,7 per cento e riguardano oggi lo 0,7 per cento delle corse, solo lo 0,2 per cento per cause imputabili a Trenitalia. Risultati inimmaginabili tre anni fa. Anni in cui la flotta è stata rinnovata con l’arrivo di 4 treni Vivalto, 16 Jazz e 15 Swing, riducendo l’età media complessiva a poco più di 16 anni. E Regione Toscana, con l’attuale Contratto di Servizio (sei anni più tre) sottoscritto con Trenitalia, prevede già l’acquisto di quattro treni Rock, costruiti da maestranze toscane negli stabilimenti Hitachi Rail di Pistoia.

In base all’accordo quadro a Trenitalia verranno forniti 300 Rock da Hitachi Rail Italy e 150 Pop da Alstom Italia per un totale di 450 convogli, investimento oltre 4 miliardi di euro. Una maxi commessa che, per valore economico e numero di treni, non ha precedenti in Italia. L’obiettivo di Trenitalia è quello di avere un ritmo di fornitura che superi i 13 treni al mese, da consegnare in coerenza con i Contratti di servizio che le Regioni hanno sottoscritto e sottoscriveranno con l’impresa di trasporto del Gruppo FS Italiane. Questo consente, entro il 2023, un rinnovo del 75 per cento della flotta regionale di Trenitalia e vedrà scendere l’età media dei treni da 19,7 (2016) a 10,9 anni. Al centro del tour nelle piazze italiane c’è sempre anche la musica.

Sul sito web dedicato lamusicastacambiando – che ha già raggiunto oltre 185mila visualizzazioni – è possibile registrarsi alle singole tappe per poter accedere al villaggio Rock e Pop e toccare con mano l’innovazione dei nuovi treni regionali. Ma la musica è anche online: su Spotify, si può seguire l’account #lamusicastacambiando, ascoltare e condividere le playlist dedicate all’iniziativa o cimentarsi nel crearne una nuova legata alla propria esperienza di viaggio.

“Questi treni – spiega Renato Mazzoncini - sono figli di una gara straordinaria fatta da Trenitalia, una gara europea che ha puntato su alcuni aspetti, tra cui la bellezza, e infatti i nuovi treni sono veramente belli, dentro e fuori. Chi verrà a vederli, potrà testarlo con i propri occhi. Il treno regionale non deve essere più visto come un convoglio di serie B rispetto alle nostre Frecce. Un altro aspetto su cui abbiamo molto puntato è quello ambientale. E infatti questi nuovi treni, pur in presenza di prestazioni molto migliori, riescono a ridurre del 30 per cento il consumo energetico”.

A margine della presentazione in piazza della Repubblica dei nuovi treni, a proposito del nodo Tav di Firenze, l’ad di Ferrovie Renato Mazzoncini ha assicurato che sia il tunnel “su cui contiamo di riuscire a partire a febbraio”, che la stazione Foster “saranno pronti nel 2022”. Una volta messa in moto la maxi fresa “ci vorranno 3 anni per completare il tunnel”. Per quanto riguarda la stazione Foster, diventerà la più grande stazione ferroviaria italiana di interscambio ferro-gomma, con 34 stalli dedicati agli autobus direttamente attaccati alla stazione, con a fianco una stazione per la sosta lunga per 130 bus. Questo consentirà di spostare l’hub del servizio gomma, sia regionale che turistico, sulla Foster, e non toglierà nulla alla centralita’ di Santa Maria Novella”.

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