Morto in Santa Croce, chiesa al setaccio, analizzati i capitelli. Tre avvisi di garanzia

La procura: «Disposta l’autopsia, atto dovuto»

Daniel Testor Schnell è il 52enne catalano morto per colpa  di un capitello a Santa Croce

Daniel Testor Schnell è il 52enne catalano morto per colpa di un capitello a Santa Croce

Firenze, 21 ottobre 2017 - La svolta, attesa e inevitabile, per l’assurda morte in Santa Croce del turista catalano Daniel Testor Schnell, 52 anni, è arrivata immediata: la polizia municipale, sezione centro storico, ha notificato tre ‘elezioni di domicilio’ ad altrettante persone per omicidio colposo. «Un atto dovuto in vista dell’autopsia», fa sapere il procuratore capo Giuseppe Creazzo, al culmine di una giornata di lavoro intensa. Dal fronte giudiziario, non si possono escludere ulteriori sviluppi.

Ma al momento gli indagati sono la direttrice dell’Opera di Santa Croce (che gestice il complesso monumentale), la commercialista pratese Irene Sanesi, il segretario generale Giuseppe De Micheli e il geometra Marco Pancani, incaricato dall’ente di seguire i lavori di manutenzione, ordinaria e straordinaria, intesi come rispetto dei cronoprogrammi e della qualità dei lavori. Già acquisita dai vigili tutta la documentazione relativa alla manutenzione periodica e alla scansione degli interventi, regolati da una convenzione che l’Opera ha con i tecnici del Ministero dell’Interno: il Viminale è proprietario della Basilica, come di altri 820 edifici sacri, attraverso il Fondo edifici di culto (Fec).

Davvero è stato fatto tutto il possibile, sempre, per tutelare al meglio il patrimonio artistico-architettonico e garantire sicurezza e incolumità delle centinaia di migliaia di visitatori che ogni anno affollano Santa Croce?

Tutto ruota intorno a un ‘peduccio’ in pietra serena, una specie di mensola – trenta centimetri per trenta, peso sui dieci chili – che, staccatasi da un transetto a 26 metri di altezza (la Basilica, all’interno, ha uno sviluppo massimo di 31,5 metri), ha travolto e ucciso il turista iberico. E’ una mensola inserita in modo obliquo per ampliare la base d’appoggio della trave portante.

La trave è un elemento posto nell’Ottocento. Sono 70 i peducci a sostegno della trave della Basilica di Santa Croce, uguali o omologhi a quello che alle 14.40 di giovedì è piombato come un proietto tra il capo e il collo di Testor Schnell. Energia gravitazionale e cinetica a velocità oraria elevata hanno moltiplicato il peso del peduccio, una sorta di mensola in pietra del peso di circa dieci chili. Quando è arrivato giù, è come se fosse diventato un masso di un quintale. L’impatto è stato devastante, nessuna possibilità di salvezza per il turista. Testor Schnell è  stato centrato all’altezza della cervice, praticamente è morto sul colpo, sotto gli occhi della moglie.

Si farà comunque l’autopsia, decisa dal pubblico ministero Benedetta Foti, forse più per le future necessità burocratiche (in ballo ci sono anche i risarcimenti) che per le reali e attuali esigenze investigative. La procura ha infatti già acquisito un video, girato dall’impianto di sorveglianza della basilica, che fuga anche il più remoto dubbio sulla dinamica del crollo e il decesso del 52enne.

La polizia scientifica ha lavorato tutta la notte della tragedia sulla piattaforma mobile innalzata fino al punto da dove si è staccato il peduccio; fianco a fianco svolto con gli addetti della ditta specializzata in restauri degli edifici artistici e di pregio architettonico, avvisati dall’Opera. Analizzate le condizioni di tutti i 70 peducci a sostegno della trave.

A occhio non sarebbero stati evidenziati rischi di altri possibili distacchi. C’è poi l’indagine sulle «carte», quella che ha portato alle prime tre iscrizioni sul registro degli indagati. Si valutano ruoli, incarichi, responsabilità, dentro l’Opera ma anche fuori. Senza tralasciare nulla: è stato verificato perfino se la terra abbia tremato nei secondi del distacco del frammento-killer. La procura ha disposto il sequestro della sola area interessata dalle indagini. Tuttavia, l’Opera ha deciso che la basilica resterà ancora chiusa nella giornata di oggi.

Unita al cordoglio, l’Associazione di Parte Azzurra di S.Croce del Calcio Storico Fiorentino.

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