OLGA MUGNAINI
Cronaca

Gonzaga ok, ma solo per il Ramadan. La moschea (forse) si farà a Campi

Incontro a Palazzo Vecchio fra assessore e imam. Caccia a nuove aree

Moschea, in cerca di una sede

Moschea, in cerca di una sede

Firenze, 6 maggio 2017 - SÌ A UN MESE di Ramadan nella Gonzaga. Ma no alla costruzione della moschea nell’area dell’ex caserma. E’ finito così l’incontro di ieri fra l’assessore all’urbanistica Giovanni Bettarini e l’imam Izzeddin Elzir, dopo le tante polemiche sull’utilizzo della vecchia struttura dei Lupi di Toscana ceduta dallo Stato al Comune. La nuova ipotesi guarda ora a Campi Bisenzio, in una zona baricentrica rispetto all’area metropolitana e comunque ben collegata con Firenze. La possibile soluzione per la comunità islamica è emersa nel corso dell’incontro di qualche giorno fa, promosso dal sindaco Dario Nardella con la segreteria metropolitana e cittadina del Pd, il gruppo dei democratici nel consiglio di Palazzo Medici e alcuni dei sindaci Pd del territorio fiorentino.

Dopo quel vertice sono partite subito alcune verifiche tecniche, con l’obiettivo, stavolta, di arrivare a una proposta solida, che non corra il rischio di essere affondata come accaduto con l’ex caserma Gonzaga. Del resto la nuova moschea dovrà servire tutto il territorio fiorentino. E considerato che l’imam Izzeddin Elzir guardava con favore all’ipotesi di spostare il centro di preghiera praticamente a Scandicci, si conta che possa ritenere altrettanto buona una soluzione nella vicinissima Campi. Ed è qui che stanno verificando alcune aree da prendere in considerazione. Nel frattempo si lavora per risolvere l’appuntamento più imminente del Ramadan, che secondo il calendario musulmano inizia il 26 maggio e termina il 24 giugno.

Palazzo Vecchio, anche per farsi perdonare gli arrosti delle settimane scorse, è disponibile a cedere a titolo gratuito la struttura ereditata dal demanio. Spetterà poi alla comunità islamica sostenere i costi per la messa in sicurezza e per l’allestimento degli spazi necessari alle funzioni religiose. L’utilizzo dovrebbe concentrarsi sul capannone dell’ex mensa militare, sufficiente ad ospitare fino a duemila fedeli. Prima di decidere l’imam ha chiesto però di poter fare un ulteriore sopralluogo lunedì prossimo, in modo da capire l’entità delle spese per gli allacciamenti di luce ed acqua, le potature e gli allestimenti vari, per una cifra che attualmente si calcola attorno ai 30mila euro.

«RITENIAMO che sia una soluzione positiva celebrare il ramadan alla Gonzaga – afferma l’assessore Bettarini – perché consente di utilizzare una struttura con spazi sufficienti e ben collegati dalla mobilità cittadina. Però, solo per il periodo della preghiera. Altro non sarà possibile. Come abbiamo detto all’imam, l’idea di una moschea dentro la Gonzaga è definitivamente tramontata».

Così come chiara è la ripartizione dei costi: «Il Comune offre la disponibilità del bene ma non possiamo sobbarcarci il costo dei lavori necessari all’adattamento degli spazi per la preghiera di fine maggio – ha proseguito l’assessore –. Per ammortizzare le spese ci è stato chiesta una concessione sempre temporanea, ma più lunga del mese di Ramadan, in modo da poter svolgere in questo spazio anche la preghiera del venerdì. Ma neppure questa ipotesi è praticabile, così come quella dell’accoglienza permanente in caserma di una moschea, per i motivi tecnici e di sicurezza che sono già stati delineati in queste settimane».

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