Villetta esplosa, muore giovane madre. Il marito e le figlie in prognosi riservata / VIDEO

Bagno a Ripoli, una fuga di gas ha provocato la tragedia. Si è scavato per ore sotto le macerie. Boato sentito in tutta la zona. La magistratura ha aperto un'inchiesta

La palazzina crollata e i vigili del fuoco

La palazzina crollata e i vigili del fuoco

Firenze, 18 novembre 2016 - Restano in prognosi riservata Roberto Mantione e le due figlie di 10 e 7 anni che nella serata di giovedì sono rimasti gravemente feriti nel crollo di una villetta di via Villamagna a Bagno a Ripoli, sulle colline che circondano Firenze. Nel crollo è morta invece Valentina Auciello, 40 anni, la moglie dell'uomo e madre delle due bimbe.

Mantione è ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Careggi, mentre le bambine sono ricoverate all'ospedale pediatrico Meyer: entrambe, soprattutto la più piccola, hanno vaste ustioni su tutto il corpo.

La bambina più piccola  è già stata sottoposta a un primo intervento chirurgico. Il cadavere della mamma, trovato la notte scorsa verso le due dai soccorritori, è stato estratto dalle macerie attorno alle quattro del mattino, dopo ore di ricerche con l'aiuto anche dei vicini e dei parenti, che hanno formato una catena umana per spostare i detriti. 

Sull'accaduto, la procura di Firenze ha aperto un fascicolo nel quale si ipotizzano i reati di crollo colposo, omicidio e lesioni gravissime.

"Purtroppo, la madre di questo nucleo familiare non ce l'ha fatta. Continuano invece a lottare il marito e le figlie, ricoverati ed assistiti a Careggi e al Meyer. Noi lottiamo con loro", ha scritto il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini sul suo profilo di Facebook, annunciando che nelle prossime ore valuterà come e quando proclamare il lutto cittadino. "Adesso, in questo momento di grande dolore, insieme all'intera comunità di Bagno a Ripoli, non possiamo che stringerci in un forte abbraccio a quanti, familiari e amici, sono legati e vicini a questa giovane famiglia".

IL RACCONTO - "Un lampo, poi un boato spaventoso. E' stato come il terremoto, peggio del terremoto". E' cominciata così la serata di terrore in via di Villamagna 113, nel territorio comunale di Bagno a Ripoli. La villetta dei Mantione è letteralmente saltata in aria, quasi certamente per una fuga di gas. Un inferno per la famiglia di quattro persone che viveva in quella casa, che ora non esiste più.

Roberto Mantione le figlie sono stati estratti vivi dalle macerie. Valentina è stata individuata senza vita intorno alle 1.40 ed estratta dalle macerie intorno alle 4. Il sistema di Protezione Civile, con 118, vigili del fuoco, polizia, carabinieri, vigili urbani, Vab, è intervenuto in pochi minuti. Ma ci vorrà molto tempo perché in questo gruppo di villette dove chi ci vive cerca la pace la ferita si rimargini. 

image

Tutto inizia intorno alle 20.30, quando appunto alcuni vicini prima sentono un forte odore di gas. Poi il lampo e quindi l'esplosione. "Mi sono salvato e non so come", dice Marco Villani, un vicino di Mantione. Proprio i vicini chiamano i soccorsi subito dopo il boato, avvertito anche molto lontano. I vigili del fuoco e il 118 curano i tre feriti. Mantione e le bambine hanno ustioni importanti sul corpo e vengono trasferiti l'uomo all'ospedale di Careggi, le bambine all'ospedale Meyer. Manca all'appello la madre delle piccole e moglie dell'uomo. Iniziano subito le ricerche, dei vigili del fuoco e dei cani molecolari. 

Nella zona intanto arrivano parenti e amici. La notizia corre sui siti internet. Sul posto anche il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini. Alcune case restano pesantemente lesionate dalla tremenda esplosione. C'è da capire se sono agibili. Il plauso del sindaco è per i soccorsi, intervenuti in pochissimo tempo nonostante le strade in quella zona siano particolarmente strette. Intanto, con una catena umana, gli stessi vicini aiutano i soccorritori togliendo una parte delle tante macerie. Viene estratto dalle macerie anche il gatto della famiglia Mantione e trasportato in una clinica veterinaria.

image

Nuclei speciali per la ricerca di persone sotto le macerie arrivano da Firenze e Pisa. Scene di sgomento tra i parenti e gli amici della coppia. Arriva il fratello della donna che viene cercata sotto le macerie e si mette le mani nei capelli. La Città Metropolitana intanto si mobilita mandando delle torri faro. Si scava alla luce delle fotoelettriche in una casa in cui fino a un'ora prima una famiglia viveva tranquillamente un qualsiasi giovedì di novembre. Intorno alle 1.40 c'è il ritrovamento della donna senza vita. L'onda d'urto è stata devastante, non c'è stato modo, per lei, di mettersi in salvo. Ma quali sono le cause dello scoppio? Si propende per la fuga di gas. Proprio un forte odore di gas sarebbe stato appunto sentito prima della tragedia. Come il terremoto, peggio del terremoto. Una casa in pezzi. Intorno fumo e distruzione. Per Bagno a Ripoli una ferita difficile da rimarginare. 

image

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro