Unioni gay, anche Barberino Val d'Elsa 'disobbedisce' e riconosce le nozze celebrate all'estero

Il consiglio comunale istituisce il registro delle unioni civili per il riconoscimento delle coppie di fatto

Due ragazzi per mano

Due ragazzi per mano

Firenze, 29 ottobre 2014 - Un nuovo comune toscano si è aggiunto alla lista di chi ha deciso di riconoscere le unioni civili tra persone dello stesso sesso celebrate all'estero disobbedendo alla circolare del ministro Alfano: Barberino Val d'Elsa. Il sindaco Giacomo Trentanovi ha detto: "Io e la mia giunta esprimiamo l'intenzione di non assecondare il ministro e il suo veto, siamo per la registrazione nello stato civile dei matrimoni gay contratti all'estero, non vedo quale danno possa procurare alla comunità una richiesta che ritengo più che legittima". "La nostra politica, quella locale - ha proseguito Trentanovi -, che proprio per la stretta vicinanza ai problemi della gente sa guardare dentro alle cose e conosce i bisogni soprattutto dei più deboli, vuole lanciare una sfida per il riconoscimento dei diritti. Andremo avanti con la trascrizione, perché vogliamo guardare avanti con coraggio e riconoscere un diritto, anzi promuoverne il più possibile l'estensione".

Il consiglio comunale ha al tempo stesso istituito il registro delle unioni civili per il riconoscimento delle coppie di fatto.

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