Vagoni stracolmi, barriere architettoniche: “Il trasporto su rotaie va rivisto”

Miro Scariot, portavoce di Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale a Montelupo è intervenuto si temi pendolarismo e barriere architettoniche #VORREIPRENDEREILTRENO: LA BATTAGLIA PER IMMAGINI / La battaglia di Melio / Il dibattito in Consiglio comunale / "Barriere architettoniche, risolviamo la questione Melio ma senza strumentalizzazioni” / La battaglia di Melio fa breccia in municipio

Passeggeri stipati su un treno come sardine

Passeggeri stipati su un treno come sardine

Empoli, 26 luglio 2014 – Vagoni sovraffollati con passeggeri stipati come sardine, treni vecchi, poco all'avanguardia e quasi mai in grado di far salire a bordo un pendolare disabile. Sull'onda del clamore esploso con #vorreiprendereiltreno, la battaglia contro le barriere architettoniche lanciata da Iacopo Melio, il consigliere di Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale Miro Scariot torna in questi termini ad affrontare l'annosa questione del trasporto su rotaia. Scariot definisce la maggior parte dei treni inadeguati alle esigenze dei cittadini senza risparmiare critiche alla politica, anche quella del territorio, che secondo l'esponente montelupino sta facendo a gara per acquistare visibilità sfruttando la determinazione della lotta del sorriso di Melio.

“La classe dirigente anche qui nell'Empolese Valdelsa sta sostenendo Iacopo – esordisce Miro Scariot – peccato che questi politici finora abbiano ignorato le tante barriere architettoniche dei nostri treni, pensati con criteri che potevano essere validi 30 anni fa. Nessuno di loro si chiede ­ prosegue polemicamente Scariot ­ se sia stato sbagliato qualcosa nell'amministrazione del trasporto regionale in Toscana,come sul resto del territorio nazionale, nessuno decide di fare “mea culpa” anziché muoversi per ritagliarsi lo spazio mediatico in una gara di solidarietà”. Ma i problemi dei treni secondo l'esponente del centrodestra montelupino non si fermano alla scarsa accessibilità. “Non si contano più i casi in cui i convogli sono stracolmi di cittadini ai quali viene chiesto di pagare il biglietto a fronte di un servizio a dir poco scadente – sottolinea Miro Scariot – Per non parlare poi della climatizzazione mai efficiente che ci aspetta sedendo nelle varie carrozze o dei disagi provocati dai frequenti ritardi di partenza e arrivo dei treni. Trovare una soluzione per migliorare la vivibilità dei pendolari – conclude – è un dovere politico, svoltare è un obbligo”.