«Grazie agli animali aiutiamo i bambini malati»

Un centro pediatrico di pet therapy

Pet therapy. Foto Gianni Nucci/Fotocronache Germogli

Pet therapy. Foto Gianni Nucci/Fotocronache Germogli

Certaldo, 6 dicembre 2016 - E’ il primo centro in Italia che fa la pet therapy al suo interno. Di solito viene applicata direttamente in ospedale o a domicilio dagli operatori. Si chiama «L’Isola di Bau» ed è il nuovo centro specialistico pediatrico appena inaugurato a Certaldo che ha il suo punto di forza proprio nella terapia dolce che vede cani, gatti e altri animali protagonisti assoluti nel supporto al paziente. Spesso bambini, con l’obiettivo di migliorarne la loro risposta verso le terapie mediche.

Oltre alla pet therapy c’é poi tutto uno staff (quindici persone) che si occupa di pediatria (0-18 anni) dalla a alla zeta. Curano dal raffreddore fino ai più complicati casi di psicologia familiare. L’iniziativa è di una famiglia di Certaldo che già opera con la pet therapy ma che ha anche voluto creare un centro della cura del dolore tutto dedicato all’infanzia e all’adolescenza. Si tratta di Gherardo Campani, di sua moglie Simona D’Ercole e della figlia Benedetta. «Una famiglia come tante – spiegano Gherardo e Simona – unita dall’amore e dalla passione per gli animali ma con un grande sogno nel cuore: andare alla ricerca di un luogo magico, di un isola per esempio, dove per i piccoli grandi naufraghi ogni nuovo giorno è una nuova avventura e dove poter essere liberi di correre sereni nei prati insieme agli amici a quattro zampe, alla ricerca del tesoro più prezioso dell’isola: l’amore a sei zampe».

Si tratta di un centro che guarda in particolare alla cura del dolore e a quello della persona, dove così tanti servizi tutti insieme non è facile trovare. Soprattutto a Certaldo. Nella struttura collaborano specialisti nelle varie discipline per l’età pediatrica tra i quali: il neuropsichiatra infantile, pediatra, psicologo, logopedista, terapia della neuro e psicomotricità, fisioterapista, musico-terapeuta e operatore pet therapy, naturalmente. «La possibilità di usufruire di una interdisciplinarietà è un valore aggiunto per la diagnosi e la terapia – aggiungono – dal quale l’utente può trarne un sicuro vantaggio. Il paziente si avvale quindi di una sorta di comunità terapeutica ove sono possibili tutte le competenze che gli sono necessarie, quando la sua situazione lo richiede, senza ulteriori appuntamenti, spostamenti, ritardi per giungere ad una diagnosi corretta e ad una adeguata terapia».

«L’Isola di Bau» è un centro privato in attesa degli accreditamenti per convenzionarsi con l’Asl. Ad accogliere i piccoli pazienti c’è sempre l’abitante più esclusivo di viale Matteotti 23/A: la labrador di nome Bella, vera e propria mascotte di questo nuovo approdo della salute.