Richiedenti asilo sul bus gratis. Minacce a chi chiede loro il biglietto

Nel mirino la linea per Vinci. Autisti esasperati e viaggiatori spaventati

Il sindaco  Torchia

Il sindaco Torchia

Empoli, 15 novembre 2017 - Minacce e offese. Un comportamento al limite della civiltà tale da mettere a rischio chi non fa altro che svolgere il proprio lavoro con serietà. Vedi gli autisti degli autobus di linea che, a quanto pare, quotidianamente o quasi, sono costretti a fare i conti con problematiche di ordine pubblico all’interno dei mezzi che guidano. La tratta più a rischio è quella che mette in collegamento la zona di Vinci con Empoli. Una tratta dove, secondo le prime informazioni, giovani richiedenti asilo sembrano dare il peggio di loro. Come se i bus fossero terra di nessuno.

Basti pensare a quanto accaduto un paio di settimane fa: lo stesso giorno per due volte, a distanza di un paio d’ore, gli autisti sono stati costretti a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine, carabinieri prima, polizia municipale poi. Il motivo? Alla richiesta di esibire il biglietto, alcuni profughi hanno dato in escandescenze, mostrando un atteggiamento poco rispettoso e piuttosto violento nei confronti del conducente di turno, costretto a chiedere aiuto.

Una situazione delicata, che va avanti da tempo e alla quale sembra davvero complicato trovare una soluzione, nonostante la consapevolezza delle istituzioni coinvolte. Così, per accendere ulteriormente i riflettori sulla grave criticità, nei giorni scorsi è partita una comunicazione da parte di una sigla sindacale, la Uil Trasporti Pistoia, destinata a Prefettura, azienda di trasporti, forze dell’ordine, gestori del servizio accoglienza e pure amministrazioni comunali. In particolare, a quella di Pistoia, dove ha sede la compagnia di trasporti, e quella di Vinci, dove vivono i richiedenti asilo il cui comportamento si sarebbe rivelato, a dir poco, sopra le righe. Una questione assolutamente da risolvere, come confermato anche dal sindaco vinciano, Giuseppe Torchia, tra i mittenti della nota emessa dal sindacato.

«Siamo a conoscenza di questi atteggiamenti inammissibili – taglia corto Torchia – E’ da tempo che purtroppo registriamo segnalazioni di modi di fare irrispettosi della legge e violenti. Abbiamo già affrontato il problema con i gestori dei centri di accoglienza: lavorare come pure viaggiare in queste condizioni credo sia insostenibile oltre che ingiusto. Accanto alla solidarietà nei confronti dei lavoratori, voglio ribadire che è fondamentale che chi di dovere intervenga in maniera risolutiva: chi viene accolto nel nostro Paese deve rispettare le nostre regole». Una posizione chiara, quella di Torchia, che non fa sconti. «Se per viaggiare su un autobus serve il biglietto – continua – tutti devono esserne muniti».

S.P.