"Ecco la ricetta per combattere il bullismo"

Il presidente di Gioventù Nazionale, Cosimo Carriero, e Fratelli d’Italia si impegnano a sensibilizzare sul bullismo a Empoli, collaborando con le scuole e il comune per proteggere i più deboli e offrire supporto ai "bullizzati". Progetti come lezioni con esperti e il "Mentoring volontario" sono previsti per contrastare la violenza e la dispersione scolastica.

"Ecco la ricetta per combattere il bullismo"

"Ecco la ricetta per combattere il bullismo"

Il tema del bullismo è purtroppo sempre attuale. "Sarà tra le priorità di Fratelli d’Italia, insieme a tutta la squadra del centrodestra, lavorare e sensibilizzare su temi sociali come ad esempio il bullismo – assicura Cosimo Carriero, presidente di Gioventù Nazionale e candidato con FdI al consiglio comunale -. Questo tema sta sfuggendo di mano, ogni giorno si sente parlare di casi di violenza fisica o verbale, e non di bravate". Le istituzioni - spiega una nota – "devono giocare la loro parte nella tutela dei più deboli, di chi ha difficoltà a difendersi da solo".

"Sarà nostro compito e nostro dovere collaborare con le scuole della città, creando uno stretto collegamento tra gli istituti empolesi e il comune, per sensibilizzare i ragazzi sul tema del bullismo e del cyberbullismo – si legge –. Il governo Meloni sta dimostrando una grande attenzione all’argomento, sulla base di questo il nostro comune dovrà impegnarsi al massimo per far conoscere a tutti i “bullizzati” i loro diritti, creando collegamenti diretti con referenti comunali ai quali possono rivolgersi". Ma come attuare le misure sul territorio? "All’interno delle scuole prevederemo lezioni con esperti, nella fattispecie avvocati, che potranno appunto approfondire questo argomento, purtroppo sempre attuale". Carriero spiega un progetto presentato nel programma della coalizione: "Non lontano da questo argomento è il tema del “Mentoring volontario”, condiviso sul programma di tutta la coalizione di centrodestra empolese, ovvero un progetto di recupero di bambini e ragazzi che vivono in situazioni di difficoltà, al fine di prevenire e contrastare la dispersione scolastica che alimenta le piaghe sociali come appunto quella del bullismo, ma anche della microcriminalità, delle nuove dipendenze e del disagio giovanile".