La consegna del materiale a Torregalli (foto Gianluca Moggi /New Press Photo)
Firenze, 31 marzo 2020 - Consegnati questa mattina all'Ospedale di San Giovanni di Dio di Torregalli un ventilaotre a gas portatile e un pulsoximetro. A donare la preziosa postazione di rianimazione mobile è stata l'Associazione Firenze in Armonia, presieduta da Federico Faldi, che ha consegnato i presidi sanitari al responsabile dell'Unità operativa complessa di anestesia e rianimazione dell'ospedale Paolo Boninsegni.
«Firenze in Armonia -spiega Faldi- è sempre pronta ad elargire donazioni di carattere umanitario, e mai come in questi giorni il bisogno si dimostra impellente. La pandemia da Covid-19 è paragonabile a una tempesta di enormi proporzioni, che ha colpito non soltanto l'Italia e l'Europa, ma il mondo intero. Nel nostro piccolo -continua il presidente-, ci siamo mossi attraverso donazioni mirate ad alleviare le principali carenze segnalate dalle istituzioni sanitarie, come appunto questo ventilatore che permetterà di creare immediatamente una postazione di rianimazione mobile. Per averne una fissa vera e propria ci sarebbero voluti mesi, ma l'emergenza non consente simili tempistiche. Grazie all'aiuto di uno dei nostri soci che segue la distribuzione proprio di questo genere di apparecchiature, siamo riusciti ad acquistare in tempi celeri un ventilatore utilizzabile immediatamente. Continueremo comunque a muoverci, entro le prossime due settimane, attraverso la donazione di altri presidi indispensabili alla salvagguardia della salute pubblica.»
Il club ha ospitato il Dottor Boninsegni in una webconference sulle problematiche legate al Corona Virus, disponibile al pubblico sul sito www.firenzeinarmonia.it. Anche Firenze in Armonia infatti, come la maggior parte delle associazioni isituzionali del nostro territorio, ha dato il via alle riunioni virtuali dei soci, attraverso web conferences cui partecipano ospiti e relatori. «Prima di Pasqua -conclude Faldi- ospiteremo il Professor Don Angelo Pellegrini, dell'Università di Teologia di Firenze. In questo momento così particolare della nostra storia, abbiamo bisogno non solo della scienza ma anche della riscoperta di una dimensione religliosa che, ci auguriamo, possa spronare le persone a risconprire se stesse.”