Tempesta: ferito grave ma stabile. Stazione, intervento Fs FOTO

Il day after è una ridda di interventi: 500 dei vigili del fuoco, 60 della polizia, squadre del Comune mobilitate. Priorità alberi, semafori, viabilità, controlli di stabilità / IMMAGINI DEL MINI TORNADO / I DANNI IN CITTA'

La tempesta ad Arezzo

La tempesta ad Arezzo

Arezzo, 15 luglio 2016 - Il day after della tempesta è una mobilitazione generale di interventi su tutto il territorio. Oltre 500 dei vigili del fuoco, 60 della polizia e decine da Forestale e altri enti. E insieme un lavoro frenetico da parte delle squadre del Comune, che fin dal primo giorno erano state 14 messe in campo sui punti di maggior criticità.

Priorità la messa in sicurezza della viabilità e della circolazione, a cominciare dal ripristino degli impianti semaforici: erano saltati su diversi snodi chiave, da vian Giotto a via Fiorentina a via Spallanzani. Poi la rimozione delle piante e dei rami che erano rimaste in situazioni di pericolo, in paticolare partendo dall'esterno di Porta Trento e Trieste. Infine i controlli di stabilità. 160 quelli richiesti ai vigili del fuoco, con particolare attenzione, come confermato dal sindaco, alla condizione dei tetti nel centro storico preso d'infilata come raramente era successo in passato.

Intanto sono state stabilizzate le condizioni del ferito grave, quello colpito da una trave nella carrozzeria di via Fiorentina mentre stava portando l'auto a riparare, nello stesso stabile che ospita la Telecontrol. E' originario di Cavriglia ed è stato portato al San Donato in codice rosso: trauma cranico, fratture su tutto il corpo e il ricovero in rianimazione. Condizioni, dicevamo, il giorno dopo sempre gravi ma stabili.

Eseguito anche un sopralluogo da parte dei tecnici delle Ferrovie dello Stato sulla tettoia scoperchiata in Stazione. Il danno ha colpito soltanto lo stabile ex scalo merci da tempo inutilizzato. I tecnici hanno rimosso le parti che potevano essere più critiche in caso di un nuovo fenomeno metereologico.

Fenomeno annunciato per la mattinata di oggi. In  particolare si parla di un allerta proprio legato alla forza del vento: e che anche se minore rispetto a quanto avvenuto mercoledì pomeriggio potrebbe però provocare distacchi su tetti e coperture già lesionati.

IL QUADRO DEL FENOMENO VERIFICATOSI. Una sfuriata violenta, una grandinata con pochi precedenti almeno nelle dimensioni dei chicchi. Un vento forte, che in pochi minuti ha toccato velocità record. Con i rischi connessi. Molti alberi abbattuti, a cominciare da Porta Trento e Trieste ma non solo. La zona del Villaggio Oriente finisce senza luce subito quei cinque minuti di follia metereologica. A San Leo caduta di semafori e altro. Via Fiorentina la zona più colpita, in testa il palasport delle Caselle di via Malpighi. Situazione estremamente critica quella verificatasi davanti a Porta Trento e Trieste.

In centro gli arredi stradali, a cominciare da quelli dei cantieri, in mezzo alla strada, vero pericolo per chi è in auto. E le auto bersagliate dai chicchi di grandine, danneggiando i cofani.

Un albero è caduto sul lato di via Signorelli, a ridosso del Parco Giotto: il primo di una serie che ha bersagliato le auto parcheggiate lungo la strada. Molta acqua nel sottopasso di via Vittorio Veneto, anche se le auto hanno continuato a passare sia pur con difficoltà. Chiiuso invece a tratti il sottopasso della Lebole

Problemi sulla Setteponti, che è stata chiusa in alcuni tratti. E anche sulla strada delle Strosce. Un'impalcatura di una casa è uscita semi-demolita a Ca' De Cio, mentre i cittadini bloccano il traffico per evitare problemi.

Per la furia del vento è caduta parzialmente la copertura del palazzetto delle Caselle, causando l'allagamento interno del palasport, mentre parte del tetto della copertura di una struttura alla stazione è stata portata via dal vento. Caduti semafori, tegole e comignoli.  

Il comando dei vigili del fuoco ha provveduto a richiamare in servizio alcune unità per far fronte alle richieste che giungono dalla cittadinanza. Allo stato attuale risultano una sessantina di richieste di soccorso per alberi/rami pericolanti, tegole ed oggetti pericolanti. 

Gravi problemi sul raccordo per il crollo di una gru nella zona del Truciolini: una delle prime emergenze affrontate dalle 14 squadre messe in circolo dal Comune per parare le situazioni più critiche.

Guai anche all'Ipercoop: la copertura specie nella zona cantiere non regge, cominciano le infiltrazioni in alcuni dei negozi della galleria, a cominciare da Euronics e da Benetton, i primi a chiudere. Poi scatta la chiusura anche nella zona ipermercato, anche se in serata qualcosa riapre,

Tra le zone più colpite via Santa Margheritsa, chiusa al traffico, la zona Giotto, l'area industriale, i capannoni intorno al Principe in parte scoperchiati. Decine e decine gli interventi dei vigili del fuoco, come al solito sulla trincea dell'emergenza.

STATO DI EMERGENZA In seguito alla violenta grandinata e alla tromba d’aria che si sono abbattute sulla città l’amministrazione comunale ha intenzione di chiedere alla Regione lo stato di emergenza. Il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini e l’assessore alla protezione civile Barbara Magi fin dai primi minuti del nubifragio hanno monitorato di persona la situazione spostandosi nelle zone della città maggiormente colpite.

Sono state mobilitate tutte le risorse comunali disponibili, quelle relative al volontariato, nonché le ditte convenzionate con il Comune. L’assessore Lucia Tanti ha fatto un sopralluogo al palazzetto dello sport Mario d’Agata e si è attivata per eventuali necessità correlate ai servizi sociali. Il sindaco Alessandro Ghinelli, fuori città per un breve periodo di vacanza, è immediatamente rientrato ad Arezzo. “Era doveroso tornare per verificare direttamente quanto accaduto – ha spiegato il sindaco. Ci vorranno alcuni giorni per fare un bilancio dei danni e tornare alla normalità. Faremo tutto quello che è in nostro potere per sostenere i cittadini per far fronte a questa emergenza”.