Proiettile contro Banca Etruria, la busta imbucata a Saione: è caccia ai responsabili

La busta gialla recuperata a Campo Marte, indaga la Procura.

La polizia postale al lavoro

La polizia postale al lavoro

Arezzo, 16 gennaio 2016 - Un altro episodio preoccupante nel clima che si è creato intorno a Banca Etruria:  dopo l’ordigno ritrovato davanti alla filiale di Ponte San Giovanni, vicino Perugia, ieri la notizia di un proiettile ritrovato in una busta gialla indirizzata agli ultimi due presidenti della banca, Giuseppe Fornasari e Lorenzo Rosi, e al vicepresidente prima del commissariamento Pierluigi Boschi.

La missiva doveva essere consegnata in via Calamandrei, al centro direzionale della Popolare. Ma la busta, come imbottita, è stata recuperata nel centro smistamento delle Poste Italiane a Firenze, alla stazione di Campo di Marte. Sull’episodio, analizzato dalla polizia postale, indaga la Procura di Arezzo.

Si cercano gli elementi chiave per risalire a chi abbia spedito la busta. In occasione dell’ordigno di Perugia, unanime era stata la riprovazione del gesto da parte della politica e delle associazioni dei consumatori.