DANZEO-FEDORA
Cronaca

Richiesta di cassa integrazione per CloudItalia, ondata di reazioni. Gasperini: "Seguiamo attentamente la vicenda, c'è preoccupazione"

Il caso finirà in Regione alla commissione istituzionale per l'emergenza occupazionale per l'interessamento di Fratelli d'Italia

Stefano Gasperini

Arezzo, 25 settembre 2014 - Com'era prevedibile, la richiesta di cassa integrazione avanzata da CloudItalia per 264 dipendenti. Non sono mancate le reazioni, a cominciare da quella del pro sindaco di Arezzo, Stefano Gasperini che commenta: "L’annuncio della cassa integrazione da una parte stupisce e dall’altra preoccupa. Non solo in relazione all’occupazione ma anche al ruolo che questa azienda ha nei processi di trasformazione e ammodernamento del sistema economico locale.  E’ mia intenzione sia ascoltare le ragioni dell’azienda che organizzare, insieme all’assessore alle attività produttive, un incontro con la Rsu, le organizzazioni sindacali, i parlamentari e i consiglieri regionali, per acquisire informazioni e valutazioni in maniera diretta. E per verificare quale concreto sostegno sia possibile da parte del sistema istituzionale aretino. Attendiamo quindi l’esito della trattativa di lunedì a Roma. Nel frattempo rimango convinto che questa nuova situazione di crisi, renda ancora più necessario un confronto, stabile e concreto, tra le istituzioni locale, la Camera di Commercio e le categorie economiche. Un confronto che intendo attivare nel più breve tempo possibile. 

Anche Elisa Bertoli, segretaria comunale del Partito Democratico spiega: "Manifatturiero, commercio, servizi innovativi. Se ci fosse bisogno di alzare il livello di attenzione sul futuro dell’economia e del lavoro, l’annuncio della cassa integrazione a CloudItalia è solo l’ultima, preoccupante, spinta. Non abbiamo ancora chiuso la vicenda Cadla DueGi e rimangono fortissime le preoccupazioni sui principali settore produttivi, a cominciare da oro ed edilizia. Adesso si apre un nuovo fronte, in un settore dell’innovazione. Sono passati due anni esatti da quando CloudItalia presentò alle autorità locali i suoi progetti di sviluppo. Si parlò allora di 7 milioni di euro, di due innovativi data center nelle sedi di  Arezzo e di Roma che sarebbero dovute diventare il riferimento dell’innovazione nel cloud computing a livello nazionale. Oggi siamo costretti a discutere di cassa integrazione e di incertezze sul futuro. Le preoccupazioni sono in primo luogo per i dipendenti e le loro famiglie. In secondo luogo per l’impresa e un settore innovativo del quale Cloud è componente essenziale sul nostro territorio. Mi auguro che l’incontro di lunedì a Roma attenui le preoccupazioni. Nel frattempo è importante che le istituzioni locali ed economiche seguano con estrema attenzione il futuro di CloudItalia

Reazioni anche in Regione dove Fratelli d'Italia si fa sentire sulla vicenda per bocca della consigliere Marina Staccioli: “Porterò il caso di CloudItalia sotto i riflettori della commissione istituzionale per l'emergenza occupazionale.  Chiederò alla commissione di lavorare sul caso, faremo chiarezza sulla situazione e porteremo avanti un monitoraggio costante della vertenza in tutte le sue fasi”.